L’allarme Acen-Ance regionale: Sos caro materiali, “in Campania a rischio 1052 cantieri, in ballo 8,5 milioni di euro”

Acen e Ance Campania segnalano “con grande preoccupazione i pesanti ritardi nei pagamenti dei ristori per il caro materiali e la mancanza di stanziamenti per coprire il fabbisogno di tutto il 2025 e per il 2026”.
Nella regione Campania, secondo i dati CNCE_Edilconnect, sono circa 1050 i cantieri attualmente in corso, per un valore di 8.558 milioni di euro, che non hanno la possibilità di adeguamento prezzi e, quindi, rischiano di subire rallentamenti o interruzioni. Di questi, oltre 363 cantieri, per un valore di circa 5.856 milioni di euro, sono legati ai progetti del Pnrr.
“Se non saranno stanziate risorse adeguate e se non ci sarà la proroga della misura al 2026 diventerà impossibile garantire la continuità dei lavori”, afferma Angelo Lancellotti, presidente dell’Acen, anche perché “le imprese stanno già sostenendo anticipazioni finanziarie molto rilevanti, non più sopportabili a lungo con il rischio concreto di una paralisi della filiera e di gravi ripercussioni sugli obiettivi del Pnrr” sottolinea Luigi Della Gatta, presidente di Ance Campania.

“Il fenomeno del caro materiali non può considerarsi superato: i costi di esecuzione delle opere pubbliche rimangono significativamente più alti rispetto a quelli previsti nei prezzari vigenti al momento delle gare.

Secondo i dati Istat, infatti, i prezzi di realizzazione delle opere sono aumentati del 30% rispetto alle previsioni di gara, trainati dai rincari dei principali materiali da costruzione, che rimangono su livelli molto elevati rispetto al periodo pre-Covid: acciaio +30%, bitume +49%, rame +65%”, si sottolinea nella nota dei costruttori.

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