A Torre del Greco, la rabbia degli ultras e e gli scontri dopo Turris-Messina: feriti i poliziotti intervenuti per dividere le due tifoserie

Torre del Greco – “Come amministrazione comunale condanniamo con fermezza ogni forma di violenza”. Non usa giri di parole il sindaco di Torre del Greco  Luigi Mennella nel commentare quanto accaduto ieri sera, sabato 27 gennaio, al termine del match di serie C Turris-Messina terminato 2-2 , con il pari dei siciliani in extremis, in un finale arroventato dalla sospensione temporanea della gara per lancio di oggetti in campo e dai 13 minuti di recupero concessi dall’arbitro. Al triplice fischio finale, all’esterno dello stadio di sarebbe scatenata la rabbia ultras contro il cordone formato dalle forze dell’ordine per evitare il contatto tra le due opposte tifoserie “rivali” da anni. Il bilancio degli scontri – non ancora comunicato ufficialmente – parla di alcuni feriti tra le forze dell’ordine. Secondo quanto si apprende, gli ultras di casa avrebbero tentato più volte a fine gara di forzare il cordone per entrare in contatto con i supporter provenienti da Messina, ingaggiando scontri con le forze dell’ordine. Gli agenti sono stati fatti bersaglio di lancio di oggetti, sassaiole e cassonetti di rifiuti, riuscendo però ad evitare il contatto tra le tifoserie. Gli ultras sono stati respinti e dispersi dalle forze dell’ordine. Diversi tra poliziotti e carabinieri, però, avrebbero fatto ricorso alle cure mediche per ferite e contusioni. Ora, come da prassi in questi casi, sono in corso le analisi dei filmati per individuare i responsabili dell’aggressione alle forze dell’ordine.

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