A San Sebastiano il Consiglio Comunale ha approvato la Mozione del Pd per il riconoscimento dello Stato della Palestina, votano no il capogruppo Ricci, l’assessore Simioli e Piacentine, la vice sindaco si astiene

San Sebastiano al Vesuvio – “Ieri il Consiglio Comunale ha approvato la Mozione per il riconoscimento dello Stato della Palestina. La mozione, presentata dal Partito Democratico, è stata emendata ed passata a maggioranza dei presenti” dice soddisfatto Nicola Mondini segretario del partito democratico nell’ex Piccola Svizzera. “Essa segue le tante mozioni approvate dai Comuni italiani e campani, Napoli in testa, a sostegno del popolo palestinese e volte ad impegnare il Governo italiano, sordo ad una richiesta che si leva nelle piazze, nelle strade, nelle coscienze di tutti – ha continuato Mondini – San Sebastiano è con Gaza. San Sebastiano è dalla parte giusta.”

Il contraltare anche su un tema così importante e facilmente scadente nel qualunquismo c’è stato e in Consiglio c’è stato anche chi ha votato contro la mozione, poi passata con la maggioranza dei voti.  “Il 7 ottobre non è una data qualunque – scrive sulla sua pagina Facebook il capogruppo del consiglio comunale Giuseppe Ricci –  È l’anniversario del terribile attacco terroristico di Hamas contro civili israeliani: bambini, donne, uomini massacrati in un giorno che ha segnato un punto di non ritorno. E proprio il 7 ottobre, durante il Consiglio comunale, ci è stata sottoposta una mozione presentata dal Partito Democratico che chiedeva:

– il riconoscimento dello Stato di Palestina (atto che spetta al Parlamento, non a un Comune),

– un gemellaggio con la città di Gaza,

– l’esposizione della bandiera palestinese sul Municipio.

Una mozione carica di ideologia, simboli e forzature, proposta in una data che avrebbe meritato silenzio, rispetto e riflessione, non provocazioni politiche.

Per questo motivo, io – insieme all’assessore Ignazio Simeoli e al consigliere Antonio Piacentile – abbiamo votato contro,  Mentre la vice sindaca Assia Filosa Rossi ha scelto di astenersi.

Non abbiamo votato contro il popolo palestinese, che soffre e merita attenzione. Abbiamo votato contro un atto strumentale, privo di valore amministrativo e di reale utilità per il nostro territorio, che sfrutta un dramma internazionale per fare propaganda politica. Votare a favore sarebbe stato facile. Ma abbiamo scelto di restare coerenti, responsabili e rispettosi del nostro ruolo e della sensibilità di tutti. La pace non si costruisce con bandiere appese o slogan ideologici. La pace si costruisce con equilibrio, umanità e scelte serie. E questo continueremo a fare, senza perdere tempo in cose che restano ideologiche e prive di funzionalità materiale”.

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