A Portici con i distributori automatici ignorata l’ordinanza regionale per la vendita di alcolici da asporto dopo le 22. Caramiello: “Situazione inaccettabile e inquinamento”

A Portici viene rigorosamente ignorata l’ordinanza regionale N.19 del 25/06/2021, con cui si vieta, in Campania, la vendita di bevande alcoliche d’asporto dalle 22 alle 6. Succede, come denuncia il Movimento 5 Stelle guidato da Alessandro Caramiello, nella zona Granatello. Infatti, come dimostrano le immagini, dai nuovi distributori automatici installati nei pressi del porto cittadino, viene erogato alcol in barba all’ordinanza del governatore Vincenzo De Luca.

“Da questi distributori si può acquistare di tutto, anche bevande in vetro e il che ci lascia sgomenti: ogni anno il sindaco con apposita ordinanza sindacale vietava la vendita di vetro d’asporto agli esercizi commerciali, ma questa volta sembrerebbe essersene dimenticato. Inoltre, siamo ancora in attesa che emani anche l’ordinanza per la vendita di bibite nei contenitori di plastica, a favore di materiali biodegradabili – denuncia Alessandro Caramiello, capogruppo del Movimento 5 Stelle -. I motivi per cui queste ordinanze sono fondamentali sono sotto agli occhi di tutti: puntualmente bottiglie vuote, plastica e immondizia, finiscono sulla barriera di sopraflutto inquinando il Granatello. Già da una settimana abbiamo chiesto una verifica specifica per monitorare la vendita di bevande alcoliche in vetro agli uffici preposti e alla polizia municipale, chiedendo controlli– prosegue -. Ci chiediamo quale sia la progettualità di questa amministrazione comunale, se le regole vengono ripetutamente ignorate”.

Dunque, ancora una volta a pagare le conseguenze di questo lassismo saranno i cittadini che, recandosi per una passeggiata al Granatello di Portici, dovranno fare i conti con i cocci di vetro per terra, degrado ovunque nei pressi della barriera di sopraflutto e un totale stato di anarchia. “Chiediamo al sindaco di intervenire con verifiche e sanzioni – conclude Caramiello -. Con i distributori automatici, per altro presi d’assalto dai giovani, viene ignorata l’ordinanza regionale e si contribuisce a inquinare il nostro già martoriato mare che risulta essere il più inquinato di Italia da microplastiche”.

 

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