A Ottaviano in 5 picchino e insultano un disabile, denunciati e poi identificati. Francesco Emilio Borrelli: “Siano identificati e convocati i genitori”

A Ottaviano, non hanno esitato a picchiarlo per prendersi gioco di lui. In cinque contro uno. La vittima, un ragazzo disabile con enormi disagi anche nell’uso della parola per una malattia genetica. Lo hanno prima offeso, poi il più grande di loro, ieri identificato dai carabinieri e dalla polizia municipale, gli ha lanciato una pietra in testa, ferendolo. È accaduto tutto alle 23.20 di domenica, nei pressi della stazione della Circum di Ottaviano. Il tutto ripreso da un video.

Il giovane disabile 19enne stava rientrando a casa quando il branco lo ha notato e lo ha offeso. Secondo un video, diffuso sui social dal deputato Avs Francesco Emilio Borrelli, uno dei due era intento anche a scardinare un paolo segnaletico quando è passato il 19enne poi aggredito.

«Mio figlio – racconta la madre della vittima  – viene spesso offeso proprio per i suoi problemi legati a malattie genetiche e per la sua difficoltà a parlare. Ma ora basta. Lui esce alle 21 ed ha la ritirata alle 23.30 e ieri stava rincasando quando è stato offeso proprio per le sue fragilità. Abbiamo sporto denuncia ai carabinieri ma vorrei dire una cosa ai genitori di questi ragazzi, anche loro molto giovani: siate più attenti ai nostri figli. Quando escono noi genitori non sappiamo cosa fanno ma chiedere come è andata la serata e cercare di entrare nel loro mondo è il nostro compito di genitori».

Dopo quanto accaduto sono immediatamente scattate le indagini sia dei carabinieri che della polizia municipale. Nel giro di poche ore è stato identificato il giovane che stava sradicando il palo segnaletico, ha 20 anni. Gli altri sembrerebbero minorenni e sono stati quasi tutti identificati.

«Ancora una volta – commenta il primo cittadino di Ottaviano Biagio Simonetti (nella foto sopra) – a causa del comportamento di un manipolo di ragazzi incivili, Ottaviano viene fatta apparire come terra di nessuno. Lo ripeto con forza: è indispensabile il ruolo delle famiglie nell’educare i ragazzi. Episodi come questo dimostrano quanto, purtroppo, l’impegno educativo in alcuni casi venga meno. Solo con la collaborazione tra istituzioni, scuole e famiglie possiamo prevenire simili atti e tutelare la nostra comunità. Servono più forse dell’ordine sul territorio. Anche se ho chiesto ed ottenuto dal prefetto di Napoli che alcune aree fossero dichiarate zone rosse, questo non basta: la polizia municipale non è in servizio nel cuore della notte e una pattuglia di carabinieri non è sufficiente. Spero che questo mio appello venga raccolto. Ci sono giunte segnalazioni – continua il sindaco –  di bande di ragazzi che con auto e moto fanno scorribande la notte: Stiamo lavorando anche su questi episodi e cercando di identificare i responsabili grazie alle telecamere di sicurezza che abbiamo sul territorio. Intanto, su quanto accaduto ho sensibilizzato un intervento dei Servizi sociali del Comune: il ventenne identificato avrebbe difatti una situazione particolare molto complessa».

«La violenza non può essere tollerata, soprattutto se ai danni di persone con disabilità e messa in atto da ragazzi giovanissimi – ha dichiarato invece il deputato Francesco Emilio Borrelli (nella foto sopra)  – Servono pene certe per contrastare il senso di impunità che dilaga tra i ragazzi», convinti di poter commettere qualsiasi malefatta passandola liscia. Siano identificati e anche i genitori siano chiamati a rispondere delle loro azioni».

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