Roberto Fico è il nuovo Governatore della Campania, stravince il Pd con l’ex sindaco di San Giorgio che tira la volata con quasi 40 mila preferenze
Vincitori e vinti. Stravincitori e stra perdenti. Volendo parafrasare il tutto, reggono i fortini, vincono i santi e pure le madonne. Cadono i generali. Il centro sinistra è in evoluzione, a conti fatti ottima la gestione del pd del neo segretario Pietro De Luca. Strategia e silenzio, tele che si tessono tra Napoli e Caserta, non trascurando Caserta, Avellino e Benevento: il neosegretario ha dimostrato di valere più del fatto che qualcuno ancora dica “il figlio di”. E bravo a Mario Casillo, regista di una bella impresa che assieme si legge: so stare al mio posto, ma dimostro a tutti quanto valgno le intese e gli accordi che puntano al futuro e non sono miopi. Casillo ha messo all’angolo De Luca e blindato il voto intorno a Salvatore Madonna. L’ex sindaco di San Giorgio a Cremano ha fatto il resto e il Pd è tornato ad essere quello post Margherita quando c’erano ancora Bassolino e De Mita e quando la Campania valeva più di tre Regioni importanti del nord messe assieme. Bravo anche Roberto Fico, semplice nel suo ammettere che punterà a quelo che sa fare meglio, garantire l’onestà. E mica è poco. Ha attorno le donne e gli uomini giusti per rilanciare la Regione partendo da quello che di buono ha fatto De Luca, il papà di Pietro, il segretario regionale del Pd.
Giorgio Zinno, sindaco uscente di San Giorgio a Cremano è il candidato eletto con più voti nel Consiglio regionale della Campania. Nella circoscrizione napoletana ha ottenuto 39.457 voti nella lista del Pd davanti a Salvatore Madonna, consigliere comunale di Napoli, con 38.890 voti. Al terzo posto assoluto nell’elenco delle preferenze è Giovanni Zannini, in lista con Fi in provincia di Caserta, con 31.932 voti. Ai piedi del podio, si fa per dire, Massimiliano Manfredi, Pd, fratello del sindaco di Napoli, Gaetano con 30.595 preferenze.
Non entra in Consiglio regionale della Campania Daniela Di Maggio, la mamma di Giogiò Cutolo, giovane musicista ucciso per futili motivi, protagonista di una serie di battaglie per la legalità dopo la morte del figlio. Era candidata nella circoscrizione di Napoli per la Lega. Ha ottenuto solo 964 voti classificandosi 14esima su 27 candidati. Eletta per la Lega l’ex deputata Michela Rostan, con 11.041 voti. Restano fuori il consigliere regionale uscente Severino Nappi, con 7.737 e anche la presidente dell’Anticamorra regionale, Carmela Rescigno con 6.265. Delusione per Di Fenza, lo appoggiava la tiktoker Rita De Crescenzo Forza Italia conquista due seggi nella circoscrizione di Napoli. A risultare eletti sono Massimo Pelliccia, sindaco di Casalnuovo, con 16.515 voti, e Susy Panico con 12.911. restano esclusi il consigliere regionale uscente Franco Cascone, Gianfranco Librandi – vice coordinatore del partito in Campania -, il consigliere comunale di Napoli, Salvatore Guangi.
Ottimo risultato per Lucia Fortini: da assessore regionale alla Scuola, alle Politiche Sociali alle Politiche Giovanili a consigliere regionale della Campania. Lucia Fortini, 51 anni, laureata in Economia e commercio ricercatrice universitaria. conquista un seggio all’assemblea del palazzo del Centro direzionale a Napoli con 17763 preferenze con la lista “A testa alta” ispirata dal governatore uscente Vincenzo De Luca. Primo degli eletti nella stessa lista è il consigliere regionale uscente Giovanni Porcelli che nel 2020 è stato eletto con la lista «Campania Libera» che faceva capo sempre a De Luca. Porcelli, 53 anni, già sindaco di Mugnano di Napoli (un comune alle porte del capoluogo), è stato anche al vertice della Soresa (Presidente e amministratore delegato), la società strumentale costituita da Regione Campania per la realizzazione di azioni strategiche finalizzate alla razionalizzazione della spesa sanitaria regionale. Porcelli ha avuto 20862 preferenze. Restano fuori tre ex consiglieri regionali: Vittoria Lettieri ( 14323 preferenze), Carmine Mocerino (11033 preferenze) e Diego Venanzoni (10977). Fuori anche l’ex leader (prima all’opposizione e poi convertiti sulla strada di Santa Lucia al deluchismo) dei % Stelle Valeria Ciarambino, catapultata nel container socialista che dentro ha imbarcato, contro gli storici militanti del partitio, davvero di tutto quello che girava intorno poco affine ai valori di Craxi che ancora ispirano certe sezioni. «Non rieletta ma sono orgogliosa di quanto ho fatto». L’importante è crederci.


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