La rapina alla gioielleria di Piazza Gravina, avvenuta nella giornata di ieri, Martedì 3 Marzo, ha acceso i riflettori mediatici su un problema di sicurezza che sembra caratterizzare negativamente il comune di Portici negli ultimi mesi. Sempre più spesso il paesino vesuviano si è ritrovato negli ultimi periodi ad essere “palcoscenico” di episodi di delinquenza e microdelinquenza, spesso compiuti da “giovani criminali”. Il consiglio comunale del 6 Febbraio, convocato poche settimane dopo l’esplosione di una bomba ai danni di un esercizio commerciale di Via Cellini, in cui si è discusso in materia di “sicurezza”, rappresenta la testimonianza di questa continua escalation di furti, risse e rapine nel piccolo paese della Reggia. “Escalation” su cui è intervenuto il noto criminologo Gennaro Imperatore: “A Portici, così come in tutta Italia, si può parlare di un problema di sicurezza. Un problema sicurezza che è l’immediata conseguenza del periodo di crisi economica che stiamo vivendo, dovuto a sua volta al fallimento della politica nazionale, e soprattutto, della politica in generale. Sempre più spesso gli episodi di criminalità vedono protagonista la cosiddetta “gioventù sbandata”. Quella gioventù tanto criticata dalla nostra classe politica, ma mai tutelata da questa, e costretta a vivere, dunque, senza speranza e senza sentimenti. La criminalità la fa da padrone nel nostro territorio, e molti, troppi, cittadini (soprattutto i più giovani) vedono in essa l’unica arma per fronteggiare questo periodo difficile. La verità è che la delinquenza non va combattuta esclusivamente con la sorveglianza (in Italia neanche in questo siamo bravi) , ma soprattutto con la prevenzione: bisognerebbe produrre mezzi per fronteggiare questa crisi, creando innanzitutto nuovi posti di lavoro. Ma attualmente nessun politico sembra riuscire in questa impresa.”
Non solo crisi economica e “malapolitica nazionale”, alla base degli episodi di criminalità in aumento, vi sarebbero per il criminologo altri fattori, più strettamente locali, ma comunque altrettanto importanti: “Per quanto riguarda Portici – continua Gennaro Imperatore- l’aumento di risse e fenomeni di microcriminalità è dovuto anche alla spropositata vendita di alcolici e superalcolici. Basti vedere cosa succede da tempo a Piazza Poli e al Granatello, posti di movida, popolati da una grande percentuale di giovani alcolizzati. E pensare che il Sud Italia fino a poco tempo fa si poteva definire quasi del tutto estraneo ai problemi generati dall’alcolismo. E in più, i politici locali dovrebbero far sentire maggiormente sul territorio la propria presenza. La politica è anche questo: scendere in strada e mostrarsi in prima linea contro la criminalità, sia essa organizzata oppure no”.
Dario Striano
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