Regione Campania, legge sulla panificazione via libera in sottocommissione ora tocca al Consiglio regionale
Approvato il disegno di legge sulla panificazione in sottocommissione ora si attende il via libera del Consiglio regionale per la metà del mese di febbraio. La nuova proposta di legge in materia di produzione e commercializzazione del pane si propone di garantire ai consumatori prodotti sicuri e al contempo di qualità, grazie alla tracciabilità dell’intera filiera e di tutti gli ingredienti utilizzati.
“Accanto all’obbligo dell’imbustamento del pane e al rispetto delle norme igieniche e amministrative – spiega Antonio Marciano, vicecapogruppo Partito Democratico al Consiglio Regionale della Campania e firmatario della proposta di legge – punto fermo della nuova legge è la tracciabilità di tutta la filiera della lavorazione e della produzione del pane, dalla coltivazione delle materie prime per arrivare al prodotto finito. Questo mi sembra il modo migliore perché la politica e le istituzioni offrano il loro contributo concreto e strumenti adeguati a chi deve vigilare sulla salute dei cittadini e sulla qualità dei prodotti che portiamo sulle nostre tavole”.
L’indotto del settore panificazione è di 1 miliardo di euro in tutta la regione; di contro la panificazione illegale ha invece un giro d’affari di 500 milioni l’anno. Contrastarla significa contrastare la camorra, che gestisce la produzione e la vendita di circa il 50 per cento del pane in provincia di Napoli, con una posizione di quasi monopolio il sabato e la domenica. Questa fase di emergenza economica rischia di far crescere ulteriormente questo tipo di economia illegale, come testimoniato anche dalle cronache recenti, che parlano di un aumento dei forni abusivi.
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