Terra dei Fuochi ad Ercolano – “Dopo un’Estate di roghi e aver chiesto un incontro non abbiamo mai ricevuto risposte dal Sindaco”. La rabbia di Comitati e cittadini ercolanesi

Dopo un’Estate di roghi non abbiamo ancora ricevuto risposte per un incontro col Sindaco“. Tuona ancora una volta contro l’amministrazione comunale l’Associazione Salute Ambiente Vesuvio, da anni impegnata per contrastare il biocidio e l’inquinamento ambientale nella zona a Nord di Ercolano.

E lo fa con un comunicato stampa: “L’Associazione Salute Ambiente Vesuvio per la salvaguardia del territorio ercolanese-vesuviano dallo sversamento abusivo di rifiuti di ogni genere e per il grave problema delle tristementi storiche discariche, mai bonificate, ai piedi del parco nazionale del Vesuvio, deve necessariamente ricordare che il 15 giugno scorso  ha inviato una petizione popolare con 3000 firme alle autorità nazionali, regionali e comunali; che, sempre lo scorso giugno, un corteo pacifico ha manifestato lungo le strade della città chiedendo una seria azione di contrasto agli scellerati gesti di sversamento dei rifiuti da parte di ignoti lungo le strade del perimentro di Ercolano e per la bonifica delle diverse discariche presenti. Ancora, dopo un’Estate tragicamente segnata da incendi e roghi, il 13 ottobre 2017 l’Associazione ha depositato in Comune una diffida a fronte di questa situazione, chiedendo anche un incontro con il Sindaco e Assessore all’Ambiente. Nulla di tutto questo è servito e, non soltanto, l’Associazione non ha mai ricevuto risposte“.

Alla base della diffida al Comune la mancata applicazione della legge regionale legge regionale 20/2013 che regolamenta le azioni da intraprendere in merito alle zone pubbliche e private soggette a sversamento abusivo di rifiuti e roghi. Una legge pensata appositamente per contrastare e prevenire roghi e sversamento abusivo di rifiuti. In particolare, gli artt. 3, 6 e 7, obbligano i Comuni della Regione Campania  ad istituire il registro delle aree interessate da abbandono e rogo di rifiuti e a censire le aree pubbliche e private utilizzate per le speciali forme di gestione dei rifiuti solidi urbani o assimilati temporaneamente.

Un censimento delle aree soggette a roghi e sversamenti rifiuti, nel corso degli ultimi anni, è stato però condotto in città proprio dall’Associazione che combatte il biocidio nella frazione a nord di Ercolano. Un censimento “fai da te“, fatto in casa così come il registro tumori portato a compimento con l’aiuto del tossicologo e oncologo dell’ospedale Monaldi di Napoli, Gerardo Ciannella, che ha svelato l’alto tasso di mortalità e di patologie tumorali tra i residenti della zona.

Dario Striano

 

I commenti sono chiusi, ma trackbacks e i pingback sono aperti.