POVERO CARPI: È ARRIVATO L’UOMO NERO

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Un mostro che col bel gioco, la tenacia e l’umiltà spaventa il campionato di Serie A: anche il povero Carpi si piega al calcio del Napoli e perde di misura al San Paolo, dopo aver giocato gran parte della ripresa in inferiorità numerica.

Decide ancora una volta Gonzalo Higuain, alla 24ima rete in campionato in 24 partite, realizzando dagli undici metri il calcio di rigore procurato dall’ “uomo nero” Kalidou Koulibal, migliore in campo e accolto da un pubblico di casa travestitosi in occasione dal Carnevale proprio dal gigante della difesa azzurra, dopo i cori razzisti che lo avevano preso di mira lo scorso venerdì all’Olimpico.

Ottava vittoria consecutiva per gli uomini di Sarri arrivata tra mille difficoltà, dovute alla prestazione arrembante di un Carpi ben messo in campo e difesosi in 11, dietro la linea della palla, per oltre 60 minuti. Nonostante la difesa serrata degli emiliani e la poca lucidità offensiva, il Napoli, anche sullo zero a zero del primo tempo, ha avuto tante occasioni per sbloccare il risultato. La porta, apparsa stregata, degli ospiti, l’imprecisione di un comunque ottimo Callejon e le disattenzioni arbitrali dei direttori di gara (netti due rigori su Callejon non fischiati nel primo tempo) non hanno permesso ai partenopei di gonfiare la rete prima dell’intervallo.

Nella ripresa si è voltato pagina. Un goal ingiustamente annullato al numero 7 napoletano, poi uscito, per far spazio a Mertens, e il vantaggio della Juve a Frosinone, hanno motivato i padroni di casa nel riagguantare la vetta della classifica in solitario. La rete del Pipita, dopo l’espulsione di Bianco, ha mandato in ecstasy i tanti tifosi accorsi sugli spalti e consentito di gestire l’uno a zero finale. A Torino sta arrivando l’uomo nero: il Napoli di Sarri chiamato a difendere la vetta contro la Juventus, seconda in classifica. Un uomo nero che ha la classe di Higuain, la fantasia di Insigne, la forza di Koulibaly e gli occhi azzurri come le maglie che in campo continuano a divertire gli amanti del pallone.

Dario Striano

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