Manzo attacca Capasso: “Da settembre in città non ci saranno i Carabinieri, è l’ennesimo fallimento di quest’amministrazione”

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San Sebastiano al Vesuvio – L’opposizione dalla parte dei cittadini, nell’ex Piccola Svizzera non va in vacanza. E per le strade di San Sebastiano al Vesuvio, dopo i manifesti di denuncia contro gli sprechi pubblici per l’affido di beni comunali a privati, senza la regolare riscossione dei canoni di locazione (a danno dei cittadini) tra tutti l’affaire della piscina comunale, sono apparsi quelli per comunicare urgentemente ai cittadini, che il prossimo mese di settembre (ormai alle porte) la cittadina non avrà più una stazione dei Carabinieri. “Il Popolo di San Sebastiano – afferma Gennaro Manzo leader dell’opposizione a Pino Capasso in Consiglio – sta denunciando da tempo questa situazione, ma sindaco e assessore al patrimonio han fatto orecchie da mercanti, fregandosene della sicurezza specie in un periodo in cui si vive l’aumento di una criminalità diffusa. Diffidiamo in Conisglio sia il sindaco che il vicesindaco Salvatore Sannino ad intervenire per liberare subito l’immobile di proprietà comunale di fronte alla chiesa di San Sebastiano Martire, per anni sede dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, poi affidata dal sindaco Capasso a dei privati che dopo anni presentano ancora irregolarità nel pagamento del canone, quanto invece dovrebbero essere sfrattati per morosità, per metterlo a disposizione della sicurezza dei cittadini ospitandone la stazione dei carabinieri”.  Manzo non ci sta e rincara la dose. “L’immobile di fronte alla chiesa è affidato ad una società debitrice verso l’ente e quindi verso i cittadini di San Sebastiano al Vesuvio di ben 115 mila euro. Sindaco e assessore dovrebbero intervenire con la forza pubblica per liberare l’immobile ed affidarlo come richiesto dalla Prefettura ai Carabinieri. In più sindaco e assessore Sannino devono impegnarsi a far rientrare il credito che la società Arkanon vanta nei confronti del Comune sommandovi gli interessi. Soldi che potrebbero essere spesi per le famiglie meno abbienti di San Sebastiano”.

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