Granatello, il nostro viaggio tra alcol venduto anche ai ragazzini, schiamazzi notturni e le lamentele dei residenti per le feste (non autorizzate) che durano fino a notte fonda

giunta Marrone

LA MOVIDA. Traffico veicolare in tilt, strade sporche, musiche ad alto volume suonate fino a tarda notte, mancanza di sicurezza, comitati e sindacati in fermento: le prove generali di movida estiva hanno mostrato le falle del sistema amministrativo riguardo la situazione del Granatello; il molo porticese diventato da almeno 3 anni il simbolo della “vita notturna vesuviana”. La scorsa settimana gli eventi di apertura stagionale delle piattaforme e degli “American Bar” della zona hanno attirato numerosi visitatori al molo borbonico. Il piano di sicurezza varato dall’Amministrazione comunale e il rafforzamento della ZTL (Zona a traffico limitato) non hanno però conseguito gli obiettivi prefissati.

IL FLOP DEL PIANO SICUREZZA. La zona limitrofa al porticciolo porticese, presa letteralmente d’assalto, si è trasformata in una zona franca di illegalità, completamente paralizzata da un traffico veicolare in tilt, che ha addirittura impedito un tempestivo intervento dell’ambulanza (chiamata a soccorrere due persone, una a Piazza San Pasquale, l’altra nei pressi della banchina del porto, che avevano accusato malori) e della camionetta dei vigili del fuoco (intervenuta per fermare un incendio, appiccato in Villa comunale da due teppisti). Solo l’intervento della polizia municipale, e (persino) della polizia di stato ha impedito che la situazione degenerasse, riuscendo, con non pochi sforzi, a normalizzare la situazione.

COMITATI IN PROTESTA. Nonostante il “tetris” di macchine e persone e gli atti di vandalismo, i locali di movida hanno registrato il “pienone”, e hanno così continuato i loro eventi fino a tarda notte. Proprio la musica ad alto volume, emanata dalle casse di piattaforme e American bar fino alle prime ore del mattino, ha provocato la rabbia dei residenti della zona, riunitisi spontaneamente in un comitato, che da anni denuncia situazioni di illegalità diffusa. Situazioni che i residenti speravano si potessero contrastare con l’avvento di una nuova amministrazione, ma che invece sono finite per acuirsi e degenerare:  “La zona del Granatello ce la spacciano per riqualificazione (cavallo di battaglia della passata amministrazione).- hanno detto sul loro blog i membri del comitato “Granatello”– Ci domandiamo è riqualificazione aver trasformato (di nuovo) Piazza San Pasquale in un parcheggio? E’ riqualificazione permettere che clacson, motori e musica assordante dominino su tutto, e rendano la vita dei residenti un inferno? E’ riqualificazione far arricchire pochi privati, e intanto distruggere le bellezze di tutti?[…] O l’amministrazione è completamente incapace di gestire l’ordine pubblico, o è connivente con un sistema di affari e di interessi che vuole fare del Granatello un bancomat, al grido di “Più gente entra, più bestie si vedono!”. Nel primo caso il Comune dovrebbe prendere atto che la ragione stessa della propria esistenza è venuta meno, e trarne le conseguenze. Nel secondo, poi, sarebbe da chiedersi dove sia finita la bandiera della legalità portata a via Campitelli dal sindaco-magistrato Nicola Marrone“.

LE PROPOSTE DEI RESIDENTI. Gli abitanti della zona hanno perciò chiesto un nuovo incontro con il Sindaco e l’Amministrazione tutta per capire se le piattaforme sono in possesso della licenza di agibilità per pubblico evento (pare, infatti, che quest’anno non sia stata rilasciata alcuna licenza); e “per aprire un tavolo serio che veda la presenza anche di forze dell’ordine e gestori dei locali (al fine di varare una vera e propria Cabina di regia che gestisca una situazione che merita risposte straordinarie)”.

Non solo critiche, i residenti hanno elaborato diverse proposte per far fronte ai problemi della movida estiva: “come quella di estendere l’area pedonale a Piazza San Pasquale e Corso Umberto. Vie che potrebbero essere animate da bancarelle e tavolini”: ospiti ben più graditi di smog e inquinamento acustico.

L’OPPOSIZIONE DEL PARTITO DEMOCRATICO. Puntuale è arrivata poi la protesta del Partito democratico: “L’Amministrazione, in colpevole ritardo nel garantire l’implementazione dei servizi e delle risorse di Polizia Locale come il terzo turno,- ha detto Amedeo Cortese, segretario del PD cittadino– continua a ritenere il Granatello un fardello, e non un’opportunità di sviluppo se gestita con intelligenza e seria progettualità. Diverse settimane fa abbiamo chiesto al Sindaco di sbloccare queste situazioni, proponendo mirate soluzioni immediate, che garantissero la vivibilità della zona, e soprattutto la quiete e l’incolumità di residenti. Nulla è accaduto, anzi il caos è giunto puntuale mentre chi Governa la Città resta a guardare. Si aspetta forse che accada qualcosa di ben più grave per darsi una mossa? E’ evidente come manchi una sostanziale visione di Città, una strategia complessiva: si annaspa e si va inesorabilmente verso un degrado avvilente”.

La scadenza del 30 Aprile del nuovo piano di sicurezza e di rafforzamento della ZTL, e il mancato sblocco di risorse per il terzo turno della Polizia Locale sono gli argomenti al centro delle proteste dei democratici porticesi: “Rimaniamo sgomenti di fronte al mancato sblocco delle risorse per il terzo turno del Polizia Locale- “tuona” ancora il responsabile della Segreteria democratica cittadina– che rappresentano un primo, ma fondamentale passo, per garantire la sicurezza dell’area portuale a fronte dei gravi episodi, già accaduti nei giorni scorsi. Scaduta l’ordinanza della ZTL, Portici sarà pericolosamente abbandonata al caos. Questo tema è prioritario nell’agenda di Governo della Città e le risorse vanno impegnate senza indugi e ritardi. Rimaniamo altresì perplessi di fronte alle modalità con cui lo stesso Primo Cittadino gestisce le trattative con le parti sindacali, evidenziando superficialità e approssimazione preoccupante per il ruolo che è chiamato a svolgere”.

SINDACATI IN FERMENTO. Una conferenza di servizi convocata dal Sindaco di Portici, Nicola Marrone, lo scorso 29 Aprile, sembrava il primo segnale per far fronte all’emergenza Granatello. Il Primo Cittadino aveva rassicurato la cittadinanza in merito all’istituzione del terzo turno di vigilanza, convocato annualmente per la stagione estiva. Le parole dell’ex giudice del Tribunale di Torre Annunziata, dette prima di aver trovato e siglato l’accordo sindacale con i vigili urbani, hanno però suscitato lo sconcerto del corpo di Polizia Locale: “Abbiamo chiesto al Sindaco che prima che il servizio entri in vigore sia assicurata l’intera copertura economica per il terzo turno, -così ha commentato a diversi giornali locali il Tentente Emiliano Nacar, segretario della Cigl– che vengano pagate le indennità e il lavoro festivo nei giorni infrasettimanali, e che a tutti i dipendenti siano dati i buoni pasto”.

LE RISPOSTE DELL’AMMINISTRAZIONE: In attesa di conoscere tutte le soluzioni che la maggioranza di governo cittadina ha intenzione di prendere per far fronte alla “bagarre” Granatello, primi segnali son giunti con il nuovo piano di raccolta differenziata che interesserà gli esercizi commerciali della zona del molo borbonico (L’obiettivo è quello di contrastare il problema rifiuti generato dalla movida: diventato anch’esso una consueta protesta di cittadini e residenti dell’area. Secondo il provvedimento l’umido e i cartoni dovranno essere conferiti tutti i giorni, tranne la domenica. entro le sei; e così anche per il secco indifferenziato) e con la diffida da parte del Sindaco nei confronti delle piattaforme di movida: ufficialmente sprovviste della licenza di agibilità per il pubblico evento e, dunque, delle autorizzazioni necessarie per svolgere serate del genere: ulteriore conferma dell’illegalità che sul luogo regna sovrana.

Dario Striano

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