Vittorio Pisani è il nuovo Capo della Polizia: dopo il calvario, il riscatto del super poliziotto napoletano

Elegante e anche molto garbato, nonostante quando ha diretto le azioni di polizia contro il crimine organizzato era il poliziotto più odiato dai criminali. Perché li arrestava tutti. Ma assieme anche un uomo di legge rispettato perché giusto. “La dignità prima di tutto” aveva detto in una delle rare intervista rilasciate al magazine del Corriere della Sera.

Il nuovo capo della polizia, nominato dal Consiglio dei ministri, è Vittorio Pisani, attuale vicedirettore dell’Aisi (l’Agenzia informazioni e sicurezza interna).

Non aveva la scorta e assieme ai suoi uomini anche quando sono andati ad arrestare i super boss della camorra, ci andava a volto scoperto. In prima linea. Vittorio Pisani è sempre stato in prima linea. A poco più di 40 anni, Pisani era già alla guida della Squadra Mobile partenopea e di lì a poco si sarebbe guadagnato quegli appellativi di «superpoliziotto» e «acchiapalatitanti» che gli resteranno cuciti addosso come medaglie al valor civile.

Vittorio Pisani ha arrestato Eduardo Contini ‘o romano e Vincenzo Licciardi, tra i fondatori dell’Alleanza di Secondigliano, mandanti ed esecutori dell’omicidio di Silvia Ruotolo, gli assassini di Petru Birladeanu, il musicista romeno ucciso da un proiettile vagante mentre con la moglie si trovava all’esterno della stazione della metropolitana di Materdei al centro di Napoli. Vittorio Pisani per un periodo con moglie e figli ha vissuto a San Sebastiano al Vesuvio. L’edicola al mattino, il caffè al bar e poi di corsa in questura a coordinare in prima liena la squadra mobile di Napoli, il gruppo della polizia di Stato più performante agli inizi del 2000, proprio quando stava scoppiando la prima faida di Scampia. Pisani è diventato scomodo. Non parla, avrà forse rilasciato una al massimo due interviste, preferisce arrestare i boss, far vincere la giustizia. A giugno 2011, esplode l’inchiesta “Megaride” su presunte connessioni tra la camorra e pezzi dell’imprenditoria di Napoli. Vittorio Pisani è indagato perché sospettato di aver avvertito un suo amico imprenditore (Marco Iorio) di possibili indagini su di lui. E’ colpito dal divieto di dimora a Napoli. Inizia il calvario. Il capo della mobile più invidiata dai Prefetti e piò odiata dai delinquenti d’Italia, non è più il capo.

Lo mandano a Roma con un incarico importante. Pisani esegue, non dice una parola, con nessuno. Scrive una sola lettera alla sua squadra. Li invita ad andare avanti e a dire tutto ai Pm. Nonostante tutto crede alla giustizia. Anche quando la polizia manda la sua squadra ad arrestare il super boss latitante per dieci anni Michele Zagaria nella sua Casal Di Principe, i vertici della polizia, nonostante non fosse più il capo mandano Vittorio assieme alla sua vecchia squadra. Fuori la Questura di Caserta, come allo stadio la sua squadra urla il suo nome. Vittorio Pisani poi è stato assolto in via definitiva dalle accuse di favoreggiamento e rivelazione di segreto d’ufficio, il suo accusatore il boss Salvatore Lo Russo è stato condannato a tre anni per calunnia, ma il super poliziotto non ha voluto dire nulla. Di poche ore fa la nomina. Il capo della Polizia di tutta Italia è l’arresta boss, Vittorio Pisani. A 55 anni, il poliziotto elegante è tornato in prima linea.

 

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