Verso il voto del 4 marzo – Libera D’Angelo(PD): “Bisogna ripartire dai valori del proprio territorio”

San Giorgio a Cremano. Candidata al senato nel collegio uninominale Portici- Nola per i democratici, Libera D’Angelo, racconta ai nostri taccuini il motivo della sua discesa in campo nelle file del partito del segretario Matteo Renzi: “Accettare la candidatura è stato un dovere civico, dovere verso il territorio che amo. Provengo dalle associazioni e mi sono sempre occupata di cultura, promozione di essa sul territorio, ma bisogna oggi riappropriarsi di una cultura della memoria, la quale potrebbe diventare un ottimo volano economico”- continua – “Non avrei mai potuto offrire la mia candidatura per partiti che parlano di odio e di esclusione, se si considera, l’ultima volta che si è fatto un serio progetto di esclusione rispetto al diverso è quello che abbiamo visto nei campi di concentramento. Io vorrei essere l’orecchio del territorio e se lo permetteranno la voce a Roma.”

Sono settimane che il vesuviano, ma in generale l’intero suolo nazionale, è devastato dal fenomeno “baby gang“, sempre più incontrollabile e difficilmente identificabile, la ricetta della politica secondo la candidata democratica è la cultura: “La cultura è alla base di ogni malessere, questi ragazzi hanno bisogno di seri progetti culturali per far capire quanto sia distante il rapporto con gli altri. I commenti sui social network spesso possono scuotere le coscienze umane, bisogna creare delle soluzioni ludiche, di incontro, dove ci siano persone preparate dalla società che possano interagire con loro e renderli parte attive di questo processo. La cultura è un bene primario, bisogna lavorare su questo.”

Ci vuole un cambio di marcia per valorizzare il territorio vesuviano, e ciò potrebbe avvenire attraverso la riscoperta dei valori del proprio territorio:” Se si cominciasse a dare voce a tutto il nostro territorio, in quanto culla della cultura, potremmo facilmente ripartire perchè il turismo è una marcia importante soprattutto dal punto di vista economico. Se facessimo parlare i nostri monumenti creeremmo un enorme indotto economico.Cominciamo a rimettere il tutto in moto in un progetto politico serio dove veramente possa essere messa al centro la parola TURISMO” – conclude la candidata democratica – ” Cerchiamo di far partire il nostro territorio e dimentichiamo i famosi problemi del mezzogiorno”.

Roberto Liucci

 

 

 

 

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