TRA MEMORIA E FUTURO – A Pollena Trocchia si celebra il carabiniere Domenico Vecchione, con un dibattito sui valori dell’essere partigiano oggi

Pollena Trocchia – Nel settembre del 1943, nel corso di una guerra quanto mai disastrosa per la città di Napoli, il suo popolo trovò la forza ed il coraggio di sollevarsi e di liberarsi prima ancora dell’arrivo delle truppe anglo-americane. Anche Pollena Trocchia pagò il suo tributo di sangue con la morte del carabiniere Domenico Vecchione. Nell’ottantesimo anniversario delle 4 giornate di Napoli non bisogna perdere l’occasione di rinnovare questi ricordi e rievocare questi martiri coraggiosi a cui dobbiamo la nostra libertà. In un’epoca in cui la maggioranza degli italiani non va neanche a votare, è necessario rievocare lo spirito partigiano che animò il popolo napoletano nel 1943: “parteggiare”, schierarsi, anche contro il potere costituito, rischiando ritorsioni e vendette, esibendo con dignità e coraggio il proprio dissenso senza nascondersi dietro le finestre, aspettando di vedere come va a finire o accomodarsi opportunisticamente dalla parte più sicura e più remunerativa. Quanto bisogno c’è oggi di “spirito partigiano”. In occasione dell’anniversario per gli 80 anni delle Giornate di Napoli, l’associazione culturale Vesuviani in Cammino e la locale ProLoco Donizetti, organizzano la celebrazione che vede la discussione tra Ciro Raia (Anni Campania) e Mimmo Di Sapio (presidente de I Vesuviani in cammino), gli intermezzi musicali di Agostino Istrini e Anastasia Carrotta, mentre il ricordo alla memoria di Domenico Vecchione sarà portato dalla nipote Concetta Vecchione. Media partner dell’iniziativa Vesuvio Hub e la seguitissima pagina facebook I Cittadini di Pollena Trocchia.

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