Rimborsi, 60 indagati in Regione tranne Carlo Aveta (Forza Campania)
La Corte dei Conti ha emesso 60 inviti a dedurre nell’ambito di un’inchiesta contabile sui rimborsi ai consiglieri regionali della Campania. Inchiesta che vede coinvolti persino il presidente della Regione, Stefano Caldoro, e il neo-sottosegretario del governo Renzi, Umberto del Basso de Caro (PD). A finire “nel vortice delle indagini” la gestione dei fondi dei gruppi consiliari per “attività istituzionali dei titolari del diritto di iniziativa legislativa”. Nel giro di 30 giorni i 60 consiglieri dovranno presentare note giustificative (riferimenti concreti a contratti di lavoro dei collaboratori di ogni consigliere, ma anche documenti fiscali e contributivi) per i circa 2500 euro al mese, incassati da ogni consigliere nel biennio 2011-2012: 30.000 euro l’anno per 60 membri del Consiglio regionale, con un presunto e complessivo danno erariale di all’incirca 1 milione 800 mila euro. Alcuni mesi fa i consiglieri erano già stati invitati a fornire chiarimenti rispetto ai rimborsi: hanno, però, deciso di non esser tenuti a mostrare alcuna rendicontazione giustificativa, conducendo tutti, dunque, una strategia di difesa comune. Da qui gli inviti a dedurre emessi dalla Corte dei Conti, che però non hanno coinvolto Ugo De Flaviis (Nuovo Centro Destra), e il “vesuviano” Carlo Aveta (eletto tra le file de “La Destra”). Quest’ultimo “ha presentato- è scritto in una nota della Guardia di Finanza- idonea e corposa documentazione giustificativa, anche attestante rapporti di lavoro regolarmente costituiti, relativa all’utilizzo dei fondi” : “Ho sempre avuto piena fiducia nell’operato della magistratura.- ha detto l’ex consigliere comunale porticese, Carlo Aveta- Giusto che fosse condotta un’indagine di questo tipo. Quando ho ricevuto il primo invito a dedurre ho semplicemente pensato di rendicontare le spese effettuate. Del resto, avevo i contratti dei collaboratori, tutti regolarmente assunti. I fondi a disposizione dei gruppi consiliari li ho usati per i soli fini istituzionali”. Il consigliere regionale, passato attualmente tra le fila di Forza Campania, ha poi esternato la sofferenza di questi mesi: “Ho pianto tanto per la gioia, ho sofferto tanto per questa indagine. Ringrazio i miei genitori che mi hanno trasmesso il valore dell’onestà; e ringrazio Dio che quotidianamente mi guida affinché possa rispettare prima la sua legge, poi quella degli uomini. Almirante ci delegò a distinguerci nelle istituzioni per moralità e legalità. Penso di aver onorato il messaggio che ha lasciato a noi ultimi missini”.
Dario Striano
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