Riapre il Museo Cam di Casoria. Tra le opere esposte anche lo scooter incendiato del consigliere Borrelli: “Onorato per questa attenzione ma il tema degli atti di violenza e criminalità rimasti impuniti resta grave”

In occasione della riapertura del Contemporary art museum di Casoria si è deciso di dare uno spazio  allo scooter dato alle fiamme da ignoti, mai assicurati alla giustizia, in via Ferdinando Russo 2 anni fa al Consigliere di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, proprio mentre effettuava un sopralluogo in zona contro una serie di abusi e violazioni di legge. Il tutto nell’ambito di una questione delicatissima che i promotori di questa iniziativa hanno voluto porre in discussione: quante aggressioni e violenze hanno avuto poi riscontro in termini di giustizia e condanne per chi le ha subite? I resti dello scooter carbonizzato sono esposti per volontà del direttore del Museo Antonio Manfredi come  monito e per ricordare a tutti quanti atti criminali e violenti restano impuniti nel napoletano.  “Il tema degli atti di violenza a danno di innocenti che restano impuniti è assolutamente grave. Per un duplice motivo. Sono elemento di sfiducia nella giustizia tra le persone che rispettano le leggi e le regole di civile convivenza e di incoraggiamento per chi fa della cultura della violenza e della sopraffazione una regola di vita. Occorre una rapida inversione di tendenza attraverso un lavoro di presenza sempre più costante delle forze dell’ordine sul territorio e una controffensiva culturale collettiva che isoli e denunci i criminali, gli incivili e tutti quelli che se ne sbattono delle regole”. Questo il commento del consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, in visita al Cam di Casoria.

I commenti sono chiusi, ma trackbacks e i pingback sono aperti.