L’inchiesta di Cronache di Napoli e Caserta sui redditi dei deputati

L’inchiesta giornalistica del reporter Renato Casella per Cronache di Napoli, Cronache di Caserta mette nero su bianco i redditi dei parlamentari campani eletti a Roma. Nomi, cognomi, beni e dichiarazione dei redditi. Il giornalista delle testate dirette da Maria Bertone, non trascura niente e carte alla mano, fa letteralmente i conti in tasca a parlamentari e senatori. “E’ l’avellinese Michele Gubitosa dei 5 Stelle, con un reddito imponibile di 325mila euro, il “paperone” dei deputati campani per gli introiti dichiarati nel 2021. A suo nome risultavano l’usufrutto al 50% su tre fabbricati e un’autorimessa, la proprietà di una Fiat 500 L del 2015 e di una Fiat Doblò del 2006, una barca Sun Odissey 349 del 2018, oltre ad azioni di una società. Ben piazzati anche Edmondo Cirielli di Fdi, con imponibile di 186mila euro (oltre a 5 fabbricati e 3 terreni nel Salernitano), Ettore Rosato di Italia viva, all’epoca vicepresidente della Camera, con 128mila euro, Marta Schifone di Fratelli d’Italia, con 108mila euro (risultava proprietaria di un appartamento e due box a Napoli e aveva la nuda proprietà di un appartamento a Cortina d’Ampezzo, oltre a detenere il 99% della farmacia “Del Carmelo” e l’80% della società Maschi sas), e Gianpiero Zinzi della Lega (tre fabbricati a Caserta e una Smart Fortwo del 2016) con 103mila euro. Fra i “bisognosi” da segnalare Dario Carotenuto dei 5 Stelle, che 2 anni fa aveva un reddito di appena 1300 euro (ovviamente non era parlamentare)” scrive Casella. “Non hanno fornito la dichiarazione dei redditi i deputati Francesco Emilio Borrelli, Annarita Patriarca, Carmela Auriemma, Antonio Caso, Carmen Di Lauro, Antonio D’Alessio, Piero De Luca, Stefano Graziano e Francesco Maria Rubano. Il magistrato Federico Cafiero de Raho, campano ma eletto nella circoscrizione Emilia Romagna, dichiara 185mila euro di imponibile (con 7 fabbricati a Napoli e una Fiat 500 del 2022), mentre Enzo Amendola, napoletano eletto in Basilicata, non ha presentato la documentazione”. Dati che dettagliano la situazione, una inchiesta giornalistica vecchio stampo dove chi scrive non partecipa alla discussione ma racconta un fatto. “Nel collegio Campania 1 Gaetano Amato dei 5 Stelle risulta proprietario di abitazione e box a Gragnano, di una Kia Sportage immatricolata nel 2005, di un Piaggio X9500 del 2001 e di una Smart Fortwo del 2005, per un imponibile di 19mila euro circa. Raffaele Bruno, anche lui 5 Stelle, aveva un fabbricato a Napoli e una Opel Corsa, per un imponibile di 96mila euro, mentre il compagno di gruppo Alessandro Caramiello denuncia un fabbricato a Lido Adriano, località balneare di Ravenna, una Lancia Musa del 2010 e un imponibile di 41mila euro. L’ex ministro Sergio Costa risulta proprietario di un fabbricato a Napoli per un reddito imponibile di circa 118mila euro. Sempre al gruppo 5 Stelle appartenevano Pasqualino Penza (due fabbricati a Caivano, uno a Orta di Atella, una Fiat Punto del 2005, imponibile di 35mila euro) e Marianna Ricciardi (due fabbricati, a Napoli e a Roma, per un reddito di 21mila euro)”. E ancora, senza tralasciare nessun partito o coalizione: nel 2021 il Pd Marco Sarracino non possedeva alcun immobile ed era retribuito dal Senato per un reddito di 33mila euro da lavoro dipendente con contratto a tempo determinato. Michele Schiano di Visconti di Fratelli d’Italia aveva la proprietà di diversi fabbricati e terreni a Qualiano e a Forio e un imponibile di 96mila euro. L’ex ministro Roberto Speranza aveva 5 fabbricati fra Potenza e Roma e una Mercedes Classe A del 2010, con imponibile di 80mila euro. Per Gilda Sportiello (5 Stelle) un motociclo Piaggio 50 e un imponibile di 98mila euro. Fra gli eletti nel collegio Campania 2, Enrica Alifano dei 5 Stelle dichiarava diversi terreni ed abitazioni fra Casagiove e Caserta, ma anche un fabbricato a Parigi, una Fiat Punto e una Renault Captur, entrambe del 2013, e un terzo della proprietà del centro di emodialisi Luna; il suo reddito di riferimento per agevolazioni fiscali ammontava però a soli 15mila euro. Pino Bicchielli di Noi Moderati aveva abitazione e box a Ciampino e un imponibile di 32mila euro. Particolare la situazione di Gimmi Cangiano di Fdi: risultava proprietario di 18 fabbricati fra San Marcellino, Formia, Castel di Sangro, e di due strutture turistiche, nel Palermitano e a Sharm El Sheik. Nel parco veicoli una Jaguar E Pace del 2018, una Smart Forfour del 2016, due Piaggio Beverly del 2006 e del 2020 e azioni di una società, la Santiago Advice, della quale era amministratore unico. Risultava inoltre presidente del Cda della cooperativa che gestisce l’Istituto di istruzione privata Sant’Antida di Caserta. L’imponibile, però, era di appena 22mila euro. Il suo compagno di partito Marco Cerreto dichiarava una Kia Sportage 1600 del 2014 e un imponibile di 31mila euro.
Tullio Ferrante di Forza Italia era comproprietario di 5 fra fabbricati e terreni fra Napoli e San Giorgio, ma con un imponibile di 6900 euro circa, mentre Carmen Letizia Giorgianni di Fdi, “paracadutata” dalla Toscana, era proprietaria di 9 fabbricati e di una Bmw Active del 2017, con un reddito di riferimento di 19mila euro. Francesco Mari (Alleanza Verdi e sinistra), con la proprietà di 4 fabbricati, aveva un imponibile di 27mila euro, mentre Attilio Pierro della Lega dichiarava 89mila euro e il suo compagno di partito Gianfranco Rotondi di Forza Italia un imponibile di 98mila euro. Per Agostino Santillo dei 5 Stelle, risultavano un imponibile di 96mila euro, un appartamento a Roma e la comproprietà di un’abitazione a Manduria. Per Imma Vietri di Fdi il reddito di riferimento era di 19mila euro”.

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