Portici verso il voto. Iacomino “fight da power!”. Presentato il dossier contro il commissario prefettizio.

Portici. Iacomino “fight da power!”. Il candidato sindaco Salvatore Iacomino, durante la conferenza stampa svoltasi ieri pomeriggio, al bar Centrale di Piazza San Ciro, ha presentato un dossier contro l’operato del commissario prefettizio Roberto Esposito, incaricato di traghettare il Comune di Portici sino al voto amministrativo della prossima Primavera.

LA DENUNCIA DI IACOMINO. Secondo il leader di Sinistra Italiana ci sarebbero un paio di atti pubblici sospetti, deliberati dal viceprefetto, che avvantaggerebbero, durante questa campagna elettorale, una compagine politica piuttosto che un’altra: “Io penso – ha detto Iacomino – che il commissario prefettizio debba avere un ruolo super partes, come previsto dal nostro ordinamento. Sono stati, invece, prodotti una serie di atti deliberativi che intervengono con un punto di vista programmatico che, a mio modo di vedere, potrebbe minare l’esercizio democratico del voto“.

A finire nel mirino del candidato sindaco il tentativo di commissariare l’ufficio elettorale, il probabile affidamento di Villa Fernandes ad una cooperativa che avrebbe tra i suoi iscritti parenti di candidati all’interno della coalizione democratica, l’affidamento del SUAP al parente di un candidato in vista delle prossime comunali, e la delocalizzazione di un fabbricato da Via Paladino a Via Diaz: “Atti – ha detto il leader di S.I.- che ci fanno preoccupare tanto da richiedere l’intervento del Senatore De Cristofaro, componente della Commissione Antimafia, per far sì che le cose si fermino qui. Noi non vogliamo fare denunce. Stiamo soltanto dicendo che in questi atti sono contenute queste cose per fermare una deriva pericolosa che potrebbe portare ad altro. Vogliamo confrontarci su una battaglia di contenuti, di alto profilo, ma senza il tentativo di truccare, ne fuori, nè dentro l’ufficio elettorale, il dato elettorale“.

COMMISSARIAMENTO UFFICIO ELETTORALE. Con delibera 24 di Febbraio 2017 il Commissario Prefettizio ha previsto il conferimento di un incarico gratuito a lavoratori in quiescenza. Atto che ha spinto Iacomino a parlare di un tentativo di commissariamento dell’ufficio elettorale nonostante non vi siano mai stati in passato problemi di organico nè richieste di figure del genere: “Nonostante vi siano nell’ufficio elettorale dirigenti e funzionari che hanno dimostrato in tutti questi anni non solo grande attaccamento al dovere, ma anche grande professionalità, in queste ore potrebbe essere nominato un pensionato che costa 400 euro al mese, di cui non si ha assolutamente bisogno… anche perchè non è mai stata richiesta una figura del genere“.

CONSULENZA SUAP. A finire nel vortice del “j’accuse” di Iacomino, dunque, anche la nomina di un consulente per il Sevizio Assistenza Tecnica a Supporto delle funzioni Commercio/Suap, prevista dalla determina dirigenziale 1089 dello scorso 30 Dicembre: “È stato nominato un consulente al SUAP che, guarda caso, ha rapporti di parentela con chi è candidato in altro schieramento. Questo consulente ci costa 9 mila euro l’anno a fronte di un dissesto finanziario che mina la salute economica del Comune“.

DELOCALIZZAZIONE. Anche l’abbattimento del prefabbricato di Via a Paladino 14 e la conseguente delocalizzazione della struttura nell’area di Via Diaz 7bis ha provocato l’ira dello storico leader di SEL. A far adirare l’ex parlamentare il parere del geometra Luigi Marino, con cui ha ritenuto infondato il motivo del ricorso per l’annullamento al TAR notificato all’ente in data 20 Gennaio 2017: “Con un atto deliberativo si provoca l’abbattimento di un palazzo intero per costruirne un altro e avere la concessione dell’area di servizio. L’atto in sè potrebbe essere anche legale dal punto di vista normativo, ma difetta in alcune cose. Siccome rispetto a questa procedura c’è un ricorso al TAR, non è possibile che il parere di un geometra sostituisca la decisione di un TRibunale. C’è qualche altra cosa in queste carte che io non comprendo ma che posso benissimo immaginare. È un’altra operazione che mette in moto meccanismi quantomeno dubbi. Arrivare al punto che un tecnico possa affermare che il ricorso al TAR sia infondato è una cosa che fa tremare i polsi“.

VILLA FERNANDES. Dubbi anche sul possibile affidamento di Villa Fernandes, ex residenza del Clan Rea confiscata alla criminalità organizzata locale e tornata nelle mani del Comune dopo 12 anni di degrado e abbandono. La maestosa Villa potrebbe essere coogestita per 10 anni, senza alcun bando di gara, dal Comune di Portici e da una rete di realtà associative, capitanate da Seme di Pace onlus, associazione che aveva partecipato ad un bando annullato con le polemiche (tanto da finire nel mirino di interrogazioni parlamentari) ad Ottobre 2016; mentre la sua dependance sarà per altri 11 anni, prorogabili, utilizzata dall’associazione Collegamento Campano contro le Camorre, anch’essa partecipante alla gara, poi annullata, per la gestione dell’intero corpo centrale dell’immobile. Resterebbe di fatti esclusa dalla gestione del bene confiscato, delle tre associazioni che avevano partecipato alla gara annullata a fine 2016, la sola BCDE Group, società con residenza legale a San Nicola la Strada: “Era stata fatta una gara dopo mesi di consultazioni e partecipazione attiva. – ha concluso Iacomino – Questa gara è stata poi annullata dal commissario per un cavillo dubbio. Dopo l’annullamento abbiamo registrato l’affidamento diretto del corpo centrale della Villa attraverso una partnership ad una cooperativa in cui vi sono parenti di candidati dall’altra parte dello schieramento. Siccome io penso che nel bando annullato non ci fossero irregolarità giuridico-amministrative, credo che Il partenariato non sia altro che un meccanismo per aggirare l’evidenza pubblica di una gara e per ridurre la partecipazione…che è, invece, il nostro più grande cavallo di battaglia“.

L’INTERVENTO DEL SENATORE DE CRISTOFARO. Sulle questioni su cui ha posto l’accento Iacomino è poi intervenuto il Senatore Giuseppe De Cristofaro: “Io credo che oggi tutti gli attori politici debbano fare la loro parte per ridurre il gap tra società civile e amministrazione pubblica. Studieremo le carte nel merito, nel frattempo chiedo che il commissario prefettizio mantenga la sua funzione di garanzia e di terzietà che gli compete. Togliamo da mezzo ogni sospetto. Mettiamo tutti nelle condizioni di fare una campagna elettorale democratica, serena e sui contenuti“.

WATERFRONT E LEUCOPETRA. Incalzato dalle domande dei giornalisti, il candidato a sindaco Iacomino ha poi dichiarato alla stampa che sarebbe stato il Partito Democratico a bloccare la realizzazione della passeggiata a mare, e ha ribadito che la situazione debitoria del Comune nei confronti della società che si occupa della gestione di raccolta rifiuti in città, la partecipata Leucopetra spa, sarebbe riconducibile alla gestione dell’allora sindaco Enzo Cuomo, oggi senatore della Repubblica e candidato sindaco per il PD: “Dal 2007 ci sono stati ritardi nei canoni alla Leucopetra e il Comune ha cominciato a fare sistematicamente ricorso alle anticipazioni di cassa con un costo di interesse di circa 250 mila euro l’anno. Leucopetra vantava già nel 2012 un credito di 3.5 milioni di euro dal Comune e mentre i cittadini pagavano la tassa sui rifiuti senza sapere dove finissero i loro soldi, i debiti venivano occultati sotto il tappeto con escamotage di bilancio“.

Dario Striano

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