Portici verso il voto – “Al bar è vietato parlare di Politica”. La rabbia di un commerciante: “Per due anni e mezzo, lesi i miei diritti al lavoro”

In questa attività è assolutamente vietato parlare di Politica! Non fatemi essere scostumato, cacciandovi“. La lavagnetta che solitamente pubblicizza i piatti dell’Arcades, bar e tavola calda, ma anche luogo di cultura e caffè letterario, sito nel degradato ma suggestivo Centro Storico, dimenticato da sempre dalle istituzioni, a due passi dalla Reggia e dall’università Agraria, da qualche giorno, invece, “testimonia” la rabbia di un giovane commerciante, ormai sfiduciato dalla politica cittadina e dalle “chiacchiere elettorali” in questo periodo di elezioni (Portici il prossimo 11 Giugno sarà chiamata ad eleggere il nuovo consiglio comunale).

Sono 5 anni che ho il bar e ogni volta è una lotta! – spiega Auro Monti, titolare e gestore dell’attività – Per due anni e mezzo sono stati lesi i miei diritti al lavoro e alla salute. Quando c’erano i lavori a Via Università, nessuno mai ha mosso mezzo dito, nessuno! Maggioranza e opposizione! Sono stufo di sentire sempre le stesse cose… “per il bene di Portici”, “per far cambiare Portici” , “per la sua rinascita” ecc ecc…

In controtendenza ai gestori di tante altre attività commerciali del territorio che, da tempo, si fanno fotografare con i protagonisti politici di queste elezioni amministrative, Auro Monti ha scelto di non farsi prendere dalla febbre del voto: “Ho sempre votato da autolesionista e – continua – a questo punto, preferisco andare avanti come sempre, combattendo da solo contro i mulini a vento, ma con la differenza di non voler sentire più bugie e fandonie da parte di chi, da anni, permette il degrado della città!”

Dario Striano

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