Portici dopo il voto – Non una donna ma un giovane consigliere è il capogruppo del Pd, alle prese con la questione Presidenza del consiglio comunale

Nessun ruolo di prestigio alle donne del Pd. Sarà Davide Borrelli, candidato più votato alle scorse elezioni comunali, il capogruppo in consiglio comunale del Partito Democratico: “Non nascondo l’orgoglio di essere stato eletto capogruppo dai consiglieri comunali del Partito democratico. – ha detto il consigliere Borrelli – E’ una grande soddisfazione vedermi riconosciuta tanta fiducia dal primo partito della città, ma è anche una seria responsabilità, che con impegno e onore mi assumo. Nei prossimi cinque anni ci attende un lavoro duro, ma è il lavoro che io e tutto il gruppo desideriamo fare! Grazie ancora a chi mi ha sostenuto, mi sostiene e mi sosterrà; grazie anche a chi sarà con me critico, perché mi permetterà di riflettere e migliorare. Lunedì la ratifica della nomina durante il primo Consiglio comunale… buon lavoro a noi tutti! Portici è ripartita”.

Il giovane consigliere ricoprirà tra l’altro anche il ruolo di presidente del consiglio durante la prima seduta del parlamentino locale, quando sarà messa ai voti la carica di garante dell’assise per cui si prevede un’ardua battaglia prima interna al partito e poi interna alla maggioranza del sindaco-senatore Enzo Cuomo.

Attualmente in pole position ci sarebbe Claudio Teodonno che il ruolo di presidente l’ha ricoperto già durante il mandato Cuomo/bis. Dovrà, però, “fronteggiare” la concorrenza interna del suo “compagnoEnzo Ruffino, forte di un importante risultato elettorale alle scorse amministrative, ottenuto senza alcuna accoppiata di genere, e quella del suo collega di coalizione Bruno Provitera, eletto in Rete Civica per Portici – Campania Libera, la cui esclusione dalla Giunta, ha reso critici i vertici del movimento deluchiano e quelli della Rete Civica del docente Gaetano La Nave.

Nessun ruolo di prestigio all’interno del PD riconosciuto alle donne, dunque. Nonostante una lista elettorale composta in egual misura da entrambi i generi, motivo più volte d’orgoglio in campagna elettorale anche per l’ex segretario del Pd, Amedeo Cortese, dimessosi a causa di molti contrasti ideologici con la linea politica del Partito Democratico nazionale: “Oggi posso dire di essere straordinariamente orgoglioso per questa lista messa su’ – diceva Cortese in campagna elettorale, lo scorso 20 Maggio – Misura del lavoro di questi anni per riconnettere il partito e la città e dare un’anima a questo Pd. Una lista fatta di 12 uomini e 12 donne, frutto dell’impegno di tante donne che si sono avvicinate in questi anni al progetto politico. Anni di confronti e discussioni che ci hanno portato alla stesura di un programma che non frutto dell’improvvisazione ma di uno studio attento del territorio, delle sue problematiche e opportunità“.

Dalle dimissioni del giovane segretario la linea del Partito sembrerebbe, dunque, essere notevolmente cambiata…

Dario Striano

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