Nonostante il Pd, edito da Piemme sarà in libreria dal prossimo 24 ottobre. A scriverlo non è un dirigente della destra di governo, bensì l’uomo più votato in Italia coi colori democrat. A fine mese in tutte le librerie ci sarà il libro a firma di Vincenzo De Luca e nel titolo c’è tutto, o anche di più.

“Al Pd”, scrive De Luca presentando il libro, “parlo con il linguaggio mio, non con le parole figlie del parassitismo, delle cooptazioni, e delle miserie personali, non essendo io debitore di nulla a nessuno; anzi, avendo fatto quello che ho fatto, non grazie al partito (quale che ne fosse il nome), ma nonostante il partito, da sempre”. E dalla Festa dell’Unità napoletana, il governatore non ha lesinato verso il suo partito appellativi del tipo “maleducati, pinguini e imbecilli”. 

“Se avessimo tanti voti quanti maleducati sono passati per questa festa – ha insistito De Luca alla festa – saremmo il primo partito d’Europa. La maleducazione è diventato il tratto distintivo dei nuovi dirigenti e invece l’educazione non è un optional ma una precondizione. A Paestum all’appuntamento di Forza Italia hanno avuto più rispetto per me. Mi augurerei la stessa accoglienza nel Pd. Quando sono arrivato stasera mi sono confuso, pensavo di essere venuto alla festa di Forza Italia. Non ho tempo da perdere con gli imbecilli di questo partito”.