Napoli – Chiesti i domiciliari per 4 docenti universitari. Non si ferma, l’indagine della Procura di Firenze che ha sconvolto il mondo accademico italiano

Non si ferma, l’indagine della Procura di Firenze che ha sconvolto il mondo accademico italiano. E dopo la decisione del gip, che alla fine di settembre aveva rigettato le richieste di arresto avanzate nei confronti di 31 dei 64 indagati per corruzione, i pm del capoluogo toscano chiedono al tribunale del Riesame di capolvolgere quel provvedimento.

Secondo la Procura, devono andare ai domiciliari anche quattro docenti napoletani per i quali il giudice ha ritenuto invece insussistenti i gravi indizi di colpevolezza: si tratta di Manlio Ingrosso, ex preside della facoltà di Economia alla Vanvitelli, e di tre collaboratrici del docente di Diritto tributario Fabrizio Amatucci i nomi di Roberta Giuseppina, Antonietta Alfano,Maria Pia Nastri e Giovanna Petrillo.

La procura sostiene che Amatucci avrebbe chiesto nel 2015, di preparare giudizi dettagliati sui candidati alla professoressa Petrillo, all’epoca già professore associato, e alle professoresse Alfano e Nastri, allora ricercatrici, e avrebbe implicato una presunta «assoluta compenetrazione delle tre indagate» nelle presunte «logiche corruttive » contestate ad Amatucci e da questi peraltro energicamente negate sia durante l’interrogatorio di garanzia sia davanti al Riesame.

Riguardo Manlio Ingrosso, invece, la procura sostiene che il docente sarebbe coinvolto nel presunto patto sia «in qualità di istigatore» sia, nella seconda tornata della prova, «con un ruolo operativo».L’udienza è fissata per il 20 novembre prossimo. In quella occasione, si confronteranno le ragioni di accusa e difesa.

Enzo Piccirillo

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