Napoli- Ass. Panini: “Anm tecnicamente fallita”

Napoli. E’ stata una notte lunghissima a Palazzo San Giacomo, la notte che sancisce la fine di Anm, Azienda Napoletana Mobilità di proprietà del Comune di Napoli, che gestisce il trasporto pubblico cittadino.

Una riunione fiume durata fino alle prime luci del mattino tra Maglione e Narducci di Anm e l’assessore al bilancio, al lavoro e alle attività economiche Panini, quello alle infrastrutture e al trasporto Calabrese, e il direttore generale, Auricchio nelle veci del sindaco Luigi de Magistris.

Per l’assessore Panini: “ANM è tecnicamente fallita, il conteggio del capitale sociale è stato eroso già a marzo 2017. Dal 2014 al 2017 sono stati bruciati oltre 120 milioni di euro. Entro il 30 ottobre il collegio sindacale dei sindaci revisori dovrà valutare la continuità aziendale. Il Piano industriale attuale va cambiato, c’è bisogno di una prospettiva a medio-lungo termine. ANM – ha ribadito – necessita di un regolamento Dirigenti e Quadri ed interventi sui superminimi”.

Le OO.SS. a questo punto chiedono alla Proprietà proposte concrete sugli interventi ed attraverso quali risorse intervenire. Dopo una breve paura, intorno alle 22.15, l’Amministrazione comunale ha consegnato alle OO.SS. un testo con nuove proposte.

“Il protocollo – chiariscono le sigle sindacali – pone luci ed ombre sulla validità e la tenuta aziendale relativamente alla certezza delle risorse e degli strumenti per garantire il salvataggio di ANM ed evitare di aprire le porte ai privati. Si continuano a considerare esuberi 69 dipendenti che invece potrebbero essere ricollocati in ambito aziendale o rientrare nelle loro posizioni originarie di produzione diretta. Si prendono le distanze dalla paventata fusione ANM-CTP, diversamente da quanto più volte dichiarato dal Sindaco De Magistris”.

Alle prime luci dell’alba, si stila il verbale che rinvia le parti a lunedì 9 ottobre. Molti dunque saranno i punti da definire.

Intanto Comune ed Anm convengono su una serie di azioni, in merito al rilancio del trasporto su gomma, “in una prospettiva di mobilità di ambito metropolitano – si legge nel testo – che quotidianamente garantisce la mobilità di centinaia di migliaia di cittadini, coerente con l’azione dell’amministrazione di promuovere nell’ambito del confronto con la Regione Campania, la costituzione di un unico bacino del trasporto su gomma. Per quanto riguarda “della vendita dei titoli di viaggio” è previsto il potenziamento sull’intera rete del ferro e della gomma anche nei giorni prefestivi e festivi, partendo dalla vendita diretta da parte del personale di stazione, degli autisti dei principali punti di partenza, a bordo dei mezzi mediante le modalità da individuare e definire entro il 30 ottobre. “Ampliamento degli Anmpoint, il controllo sui mezzi mediante l’utilizzo di squadre appositamente formate. Per la vendita sui mezzi – precisa il verbale stilato – sarà riconosciuto al personale un importo per ogni biglietto venduto, da concordare in sede contrattuale aziendale”. Tra le proposte per migliorare l’efficienza del tpl, è stata indicata una “rimodulazione dell’offerta di mobilità in termini di numero di linee, qualità degli automezzi, integrazione dei servizi”.

Per quanto riguarda invece ciò che attiene direttamente ai lavoratori, è stata suggerita “una significativa riduzione del ricorso agli straordinari da attuare mediante la riorganizzazione dei processi produttivi in particolare di quelli relativi alla manutenzione come effetto dei processi di riconversione del personale; considerati inoltre gli effetti del blocco delle assunzioni, per coprire zone della città non sufficientemente servite dal trasporto pubblico, mediante accordo istituzionale, sarà ridestinato al trasporto urbano, il personale attualmente utilizzato il trasporto extra urbano”.

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