Tour campano denso di tappe per il leader della Lega, con tanti sostenitori e una maxi contestazione: «Chi lancia pomodori e insulta non protesta, è un incivile». Una signora gli regala un Rosario. Al comizio finale di piazza Matteotti fischi dai centri sociali.  A Torre del Greco, seconda tappa del tour, il leader della Lega è stato bersaglio di cori di contestazione e lancio di ortaggi. Il programma prevedeva anche una visita alle aree mercatali di largo Santissimo e una passeggiata in via Salvator Noto, ma le condizioni ambientali e la presenza di un corteo di contestazione composto da almeno un centinaio di manifestanti hanno consigliato ai responsabili del servizio d’ordine di puntare direttamente al gazebo dove erano presenti gli attivisti locali. Rivolgendosi al massiccio spiegamento di forze dell’ordine presente in piazza, con diversi agenti in assetto antisommossa, Salvini ha detto: «Poliziotti e carabinieri non dovrebbero essere qua a tenere a bada quattro figli di papà dei centri sociali che non hanno niente da fare. Dovrebbero essere a inseguire camorristi e spacciatori. Più mi insultano, più mi danno forza».

Ma la protesta di Torre del Greco non è stata l’unica della giornata campana di Salvini. Ancora prima che il leader della lega arrivasse in piazza Matteotti a Napoli, dove intorno alle 19 ha tenuto il comizio conclusivo del tour, circa venti persone sono riuscite a entrare nell’area recintata e hanno dato vita a una contestazione. Dopo pochi minuti è intervenuta la polizia, che circonda l’intera piazza, allontanandole.

“Per me, chi spaccia droga va in carcere”. Il leader della Lega si è rivolto ad una ventina di aderenti ai Centri sociali, che ad un estremo della piazza lo fischiano. «Lo dico anche a voi, la droga fa male, meglio il vino”. Salvini ha citato Benedetto Croce: «La violenza è segno di debolezza». “È per questo – ha aggiunto – che la sinistra ha già perso”.