Lungomare di Portici: approvato all’uninanimità l’accesso al waterfront dalla località Catavone

imagePORTICI. Maggioranza e opposizione, durante il consiglio comunale di Lunedì 9 Febbraio, hanno approvato all’unanimità il progetto di accesso al mare dalla Località Catavone (nei pressi dell’incrocio tra Via Diaz e Corso Garibaldi). L’intervento, inserito nel programma PIU Europa, è di quelli previsti per il miglioramento dell’accessibilità a mare da Corso Garibaldi, attraverso l’adeguamento dei sottopassi ferroviari, con la successiva riqualificazione delle aree pubbliche adiacenti.

856 mila euro ammessi a finanziamento dalla Regione Campania con Accordo di Programma datato 27 Febbraio 2013, per un progetto, approvato con delibera G.M. 168/2010, che prevede l’esproprio di asservimento pubblico di un viale privato interessato al percorso, per  permettere ai cittadini un migliore accesso al waterfront di Portici. Decaduta, dunque, ufficialmente la possibilità di una variante al progetto originariamente pensato. Variante che avrebbe previsto l’utilizzo di un percorso alternativo: un suolo comunale che sfocia in un passaggio sotterraneo nei pressi del Parco Crimi.

imageNonostante il voto favorevole, espresso all’unanimità dai due centro-sinistra cittadini, quello di ieri è stato comunque un consiglio comunale “infuocato”. “Pomo della discordia” tra il consigliere Massimo Olivieri (UdC), passato di recente all’opposizione, e la maggioranza di Nicola Marrone, è stata proprio la questione Catavone.

Secondo il leader dell’UdC di Portici sarebbe stato preferibile approvare la variante del percorso alternativo sia per motivi economici, sia per questioni legate al tempo di realizzazione dei lavori. L’utilizzo del percorso alternativo, una strada pubblica, da sempre però, interdetta al passaggio pubblico, non avrebbe previsto infatti alcuna procedura di esproprio, dal costo di 50mila euro, con successivi vantaggi economici per le casse comunali, e il conseguente risparmio di tempo con procedure più snelle per l’avvio ai lavori.

imageE non solo, secondo il consigliere del partito dello scudo crociato, il progetto di accesso al mare dalla località Catavone “determinerebbe, in un vialetto largo appena tre metri, il caos totale per la circolazione dei pedoni diretti al mare, i residenti del quartiere e le auto in transito”:  

“Nono solo non mi convince la questione dell’esproprio sia per questioni economiche che di tempo,- ha detto Massimo Olivieri-  ma anche la Sicurezza del quartiere non sarebbe più garantita e la vivibilità della zona verrebbe messa in discussione. Il flusso continuo di persone nel suddetto vialetto determinerà situazioni di grave pericolo per l’intera collettività, rispetto anche alla rumorosità e al vociare continuo dei bagnanti e/o dei frequentatori della passeggiata a mare. Sono preoccupato per questa operazione perchè il Waterfront rappresenta un progetto importantissimo per la città: forse, addirittura, l’unico punto di sviluppo del nostro Comune”.

marroneNon si è fatta attendere la replica del sindaco Nicola Marrone. Il primo cittadino, dopo aver rassicurato i cittadini che non ci sarà alcun problema di sicurezza e di tempo legato all’accesso al waterfront dal Catavone, ha dichiarato di aver scartato la possibilità di utilizzare la strada comunale sia per motivi di sicurezza pubblica, sia per dei dubbi riguardanti “la percorribilità di una via sotterranea che passa, effettivamente, sotto un palazzo di 5 piani“. Il Consigliere di maggioranza, Michelangelo Gherardelli, non ha escluso, però, la possibilità, in futuro, “magari durante la programmazione PIU Europa 2014-2020“, di mettere in sicurezza il passaggio sotterraneo e renderlo una via secondaria pedonale di accesso al lungomare di Portici.

Dario Striano

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