L’ex assessore Giuseppe Campajola si dimette da capogruppo di maggioranza: equilibri precari in casa Pinto

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Pollena Trocchia – Cosa c’è veramente dietro le dimissioni del capo gruppo di maggioranza nel Governo cittadino di Francesco Pinto? Per quale motivo un “pezzo da novanta” della politica locale ha abbandonato il suo incarico, già passato come “contentino” alla mancanza di un assessorato, avuto peraltro nella passata amministrazione? “Mi dimetto da capogruppo – si legge nella missiva inviata da Giuseppe Campajola al primo cittadino Francesco Pinto – perchè questo e’ un ruolo che per come e’ stato da voi interpretato, non rispecchia né le mie caratteristiche politiche nè le esigenze sia del territorio che del gruppo che rappresento. E’ stato reso un ruolo formale e non sostanziale, che non compatibile con le caratteristiche di “uomo politico del fare” che io possiedo da sempre. Resto ancora in maggioranza ma e’ giunto il momento di cambiare. Lo dissi al primo consiglio comunale: “Questa giunta la rispetto ma non la condivido”. Chiarisco anche la non intenzione di voler far parte di nessuna commissione e mi metto a disposizione del Sindaco e della maggioranza, ai quali spetterà il compito di darmi nuova linfa e motivazione. In caso contrario prenderò le mie decisioni consequenziali, sempre per il bene del paese che rappresento”. Introno a Campajola, assessore della prima giunta Pinto, poi “relegato” a ruolo di capo gruppo, ha intorno a sé costruito un gruppo di giovani intorno ai quali gravita anche l’ex assessore Giuseppe Cianniello, gruppo retto da Arturo Cianniello (nella foto con Campajola)  con una propria estensione anche attraverso un Blog e una pagina Social Informiamo Pollina Trocchia molto impegnati sul territorio. Qualche rumors vorrebbe l’abbandono del ruolo da parte dell’ex assessore come un braccio di ferro in maggioranza per una definizione delle deleghe, qualcun altro invece come l’inizio dell’abbordo alla corazzata Pinto in vista delle prossime elezioni amministrative, specie in un momento come questo in cui il Pd si è rafforzato con l’ingresso ddell’0ex vice sindaco Giovanni Onore, assieme a Mimmo Di Sapio (il figlio Antonio siede in maggioranza, scontento dal giorno delle elezioni, perché pur essendo tra i più eletti non ha avuto deleghe di giunta) il Comitato per il Sì al Referendum Costituzionale di dicembre.   “Le dimissioni sono irrevocabili” conclude la missiva l’ex assessore e a questo punto anche ex capogruppo di maggioranza.

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