La triste storia di Noemi e la denuncia di Arcigay: “Noemi non è sola, ma intervengano in modo deciso le istituzioni”

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Aggredita e picchiata, con calci, pugni e schiaffi, più volte, dallo stesso ragazzo, nel giro di due settimane: è la terribile storia di Naomi, una giovane donna transessuale che si prostituisce nella zona della Stazione Centrale di Napoli. A rendere nota la vicenda è l’Arcigay. La vittima, infatti, si è rivolta all’avvocato Salvatore Simioli dello sportello legale dell’associazione, per denunciare l’accaduto. «Lo Stato dovrebbe farsi carico di questioni sensibili come queste, – dichiara Daniela Lourdes Falanga, responsabile per i diritti delle persone trans di Arcigay Napoli – essere in grado di trovare soluzioni insieme a chi conosce il fenomeno (associazioni e cooperative, forze dell’ordine e operatori sanitari), legittimare un mercato esteso e complesso altrimenti troppo vicino a dinamiche delinquenziali». Secondo Falanga, così, «si garantirebbe un’attività proficua che salverebbe da drammi tante persone, salvaguardando la loro salute e quella di coloro che cercano incontri a pagamento e controllando quelle attività che inevitabilmente possono determinarsi in organizzazioni delinquenziali». Nella nota l’Arcigay di Napoli auspica che alla vicenda sia data la massima diffusione: «perché sia da deterrente, per non veder morire un’altra donna e affinché Naomi sappia di non essere sola».

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