La lettera di Troisi. Dopo l’atto vandalico al murales di San Giorgio a Cremano, i Fatebenefratelli ironizzano sull’accaduto

San Giorgio a Cremano – Dopo l’atto vandalico che ha oltraggiato i murales di Troisi e Noschese, nella stazione circumvesuviana di San Giorgio a Cremano, Edo e Gigi (i Fatebenefratelli) hanno immaginato un commento fatto con la sottile e impareggiabile ironia di Massimo Troisi.

“Signor primo cittadino.. cioè signor sindaco di San Giorgio a Cremano.. cioè.. il paese dove io sono nato e dove attualmente risiedo verso via S.Giorgio vecchio.. anche se.. cioè.. ne avrei fatto volentieri a meno, io vi ringrazio di quante state facendo in mia memoria: mostre, dibattiti, conferenze, premi, cortometraggi, l’acquisto della bicicletta che ho usato nel mio ultimo film, l’intitolazione di una scuola e di un parco a mio nome e pure un maximurales nella stazione vesuviana. Per favore.. fermateve nu poco. Per carità a me fa piacere.. anzi qualche volta, da quassù, mi sparo anche le pose.. cioè.. voi mi capite.. mi dò un po’ di arie. Però sapete come è il nostro ambiente.. quello degli attori.. ci stanno le malelingue.. gli invidiosi. Pensate che io, senza volere, proprio qualche giorno fa, mentre facevo quattro passi  tra le nuvole col mio compaesano Noschese, ho sentito Peppino cioè.. De Filippo che si lamentava con Gassman: ‘Ma tu hai capito Vittò – diceva Peppino – in quel paesino laggiù (e con il dito indicava San Giorgio a Cremano) stanno facendo cose ‘e pazzi per la memoria di Troisi.. e pe me e mio fratello Eduardo manco p’a capa.. qua bisogna fare qualcosa.’

Adesso capite signor sindaco il mio problema? Quassù dobbiamo stare tranquilli.. io già ho dovuto sudare non poco, per guadagnarmi questo pezzetto di paradiso, forse per qualche battuta detta in un film, o per la scenetta dell’Allucinazione. Mo’ se cominciano a parlare e sparlare su di me, va a finire che la cosa arriva all’orecchio di COLUI, e io m’aggia fa un centinaio d’anni di Purgatorio; perciò fatemi il favore, lasciatemi un po’ tranquillo; avete visto che fine hanno fatto il mio murales e quello di Alighiero? Io mo’ non so chi è stato però.. cioè.. na mezza idea la tengo ma.. non ne sono sicuro.. Ho visto.. praticamente.. cioè.. Peppino con un pennello in mano.. ha detto che doveva farsi la barba ma.. stu pennello era troppo grande.. non voglio malignare se no faccio peccato e buonanotte. Grazie e saluti.. Cioè.. cordiali saluti.. no.. cioè.. voi siete sindaco.. distinti saluti.”

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