La camorra importava cocaina da Colombia e Panama nascosta nel caffè: 9 misure cautelari

Importavano cocaina da Colombia e Panama utilizzando i carichi di fertilizzante organico e caffè macinato.

Stamane militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di nove persone (otto delle quali sottoposte a custodia cautelare in carcere e una all’obbligo di dimora nel Comune di residenza nonché́ di presentazione alla p.g.).

Sono tutte gravemente indiziate di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti nonché di importazione e detenzione di ingenti quantitativi di droga.

Le indagini, svolte dai finanzieri del Gruppo di Investigazione sulla Criminalità Organizzata, avrebbero consentito di disvelare l’operatività̀ di un sodalizio di camorra, con base operativa in provincia di Napoli, dedito all’importazione dalla Colombia e da Panama di ingenti partite di cocaina “sintetizzata” in merce di copertura (fertilizzante organico e caffè macinato).

Lo stupefacente, trasferito via mare all’interno di container, una volta giunto sul territorio nazionale, attraverso complessi processi chimici, sarebbe stato estratto dal carico di copertura e, dopo una miscelazione con sostanze da taglio, immesso nel mercato clandestino napoletano.

L’importazione di droga sarebbe avvenuta in base a fittizie operazioni commerciali riconducibili a società̀ create ad hoc per dissimulare gli illeciti traffici.

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