Il questore di Napoli Maurizio Agricola vieta i funerali di Rosetta Cutolo: la salma sarà cremata a Domicella e seppellita vicino al fratello a Ottaviano
Ottaviano – I funerali previsti stamattina nella Chiesa di San Michele sono stati annullati. Rosetta Cutolo, sorella maggiore del defunto boss della Nuova Camorra Organizzata Raffaele, è morta ad 86 anni, nella sua casa di Ottaviano, dove era tornata dopo essere stata ricoverata alcuni giorni in ospedale per la frattura a un femore.
Le esequie in forma pubblica – inizialmente in programma stamattina alle 10:30 sono state vietate su disposizione del questore di Napoli Maurizio Agricola per motivi di ordine pubblico.
Per anni la donna è stata considerata al vertice del clan fondato dal fratello negli anni ’70 durante la permanenza del boss in carcere. A lei Cutolo aveva affidato la gestione degli affari e degli affiliati. Temuta, rispettata, ed onorata dagli uomini del clan Rosetta, secondo gli inquirenti, era anche custode dei suoi segreti, ipotesi suffragata dal ritrovamento di documenti custoditi nel Palazzo Mediceo, dove la donna ha vissuto per qualche tempo e dal quale gestiva gli affari della Nco.
Condannata per associazione mafiosa, Domenica Rosa Cutolo si costituì nel 1993 dopo un lungo periodo di latitanza, durante il quale riuscì a sfuggire a diversi blitz. Rosetta “‘e monache (delle monache ndr)”, soprannome datole dal padre fervente religioso, nei primi anni ’90 si era anche rifugiata in un convento, dal quale scappò prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. La donna da circa dieci anni non aveva più pendenze penali, da quando era stata assolta dall’accusa di essere la mandante di un omicidio avvenuto ad Avellino.
Dopo essere stata scarcerata, Rosetta era tornata nella casa paterna, in via delle Rose, dedicandosi al ricamo. L’ex esponente di spicco della Nuova Camorra Organizzata, oltre a disegnare e realizzare ricami, si proclamava casalinga e contadina.
La salma della donna sarà cremata, ma non ci saranno più funerali pubblici: il questore di Napoli, Maurizio Agricola, ha infatti vietato la celebrazione così come accaduto due anni fa per il fratello Raffaele, la cui salma fu portata a tarda sera nel cimitero di Ottaviano blindato per l’occasione e dove era attesa dalla moglie, dalla figlia, da Rosetta e dal fratello Pasquale.
Prima che arrivasse la decisione del questore si erano diffuse in città le foto di manifesti che annunciavano i funerali per stamattina alle 10,30 nella chiesa di San Michele. Le esequie dovevano partire alle 10,20 dalla abitazione della defunta, in vico delle Rose, 8 per poi proseguire per la chiesa di San Michele Arcangelo. La salma sarà invece cremata a Domicella e poi portata per la tumulazione nel cimitero di Ottaviano dove è già sepolto il fratello Raffaele, ed il figlio di questi, Roberto, ucciso nel 1990 nel Varesotto. Nello stesso cimitero è sepolto anche Mario Fabbrocino, capo dell’omonimo clan contrapposto alla Nco, e ritenuto il mandante dell’omicidio di Roberto Cutolo.
“Condivido pienamente la scelta del Questore – ha detto Francesco Borrelli, deputato di Allenza Verdi-Sinistra Italiana – la celebrazione avrebbe rischiato solo di alimentare nuove inaccettabili ‘nostalgie’ in un tessuto criminale purtroppo ancora fortemente presente nel Vesuviano. Rosetta Cutolo porta con sé tanti terribili segreti sulla storia della camorra e sui rapporti del clan con pezzi dello Stato”.
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