Il Pd di Somma Vesuviana dopo i silenzi incontra il Prefetto per far sospendere il voto che dice “no” 

 

Somma Vesuviana – ‘Non presentando la lista del Pd alle prossime elezioni comunali abbiamo voluto dare un segnale estremo, per denunciare che l’intero sistema a Somma Vesuviana non funziona”. Lo ha detto Giuseppe Auriemma, segretario cittadino del Pd a Somma Vesuviana, che nei è recato dal Prefetto di Napoli Carmela Pagano con una delegazione del partito per chiedere il rinvio delle elezioni nella cittadina dell’hinterland partenopeo. Il tutto alla luce della denuncia del proprio (ex) candidato a sindaco, Giuseppe Bianco, di aver ricevuto intimidazioni anonime che lo hanno portato a ritirarsi dalla competizione, e di una lettera girata allo stesso prefetto dal consigliere regionale Carmine Mocerino, nella quale si parla di interferenze da parte del locale maresciallo di stazione dei carabinieri. Denunce e lettera che hanno portato all’apertura di un fascicolo contro ignoti da parte del Procuratore reggente di Nola, Stefania Castaldi. Con la delegazione Del i big del partito, almeno quelli di prima della scissione: Assunta Tartaglione (segretario regionale), Venanzio Carpentieri (segretario provinciale), l’europarlamentare Andrea Cozzolino, il deputato Massimiliano Manfredi e il segretario del circolo di Somma Vesuviana. Il Prefetto li ha ascoltati, ha confermato che il livello di attenzione al voto sarà massimo, ma non ha accettato di rinviare le elezioni. Si andrà al voto l’11 giugno, senza il Pd e con tantissime ombre.

 

 

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