Svolta nel duplice omicidio avvenuto ieri mattina a Ponticelli in un basso del Rione Fiat. Un uomo si è costituito presso i carabinieri ed è in Procura dove la sua posizione è al vaglio degli inquirenti.

Le vittime sono Carlo Esposito, da poco uscito dal carcere e legato ai clan che si contendono il territorio criminale a Napoli Est e Antimo Imperatore, operaio, colpevole solo i trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato: stava montando una zanzariera a casa del pregiudicato, vero obiettivo dei killer.

“Lo chiamavano Robin Hood – racconta la moglie di Antimo, nonno di due bambini, Nunzia – era andato in quell’appartamento per montare una zanzariera. Si arrangiava con lavoretti di questo tipo per mandare avanti la nostra famiglia. È una vittima innocente della camorra. Noi con la camorra non c’entriamo nulla. Mio marito se vedeva una pistola scappava”.

I carabinieri e la procura napoletana stanno lavorando in modo serrato per far luce sul duplice omicidio. Carlo Esposito sarebbe organico al clan De Micco – De Martino, opposto al cartello criminale capitanato dal clan De Luca Bossa che dal lotto O starebbero preparando la scalata alla riconquista di Ponticelli, approfittando dell’assenza dei vertici dei Bodo, ma da prime indiscrezioni pare che in questo omicidio non centrino gli avversari del lotto O. Si tratterebbe infatti di una epurazione interna a seguito di frizioni nel sodalizio criminale retto dai Bodo. Da diversi giorni, pare che la cosca più potente dell’area Est abbia intimato ad alcuni affiliati di lasciare il Rione Fiat per “discussioni” interne. Carlo Esposito, contro il dictat del clan si sarebbe rifiutato e avrebbe pagato con la vita.

Ipotesi queste figlie di indiscrezioni. La Procura di Napoli (pm Antonella Fratello, Simona Rossi, Urbano Mozzillo, coordinati da Rosa Volpe) per ora  ha emesso un fermo di indiziato di delitto: un provvedimento di fermo per duplice omicidio volontario aggravato per l’uomo costituitosi ieri sera e indaga su tutti i possibili scenari per far luce sul duplice omicidio.