I militari ucraini che stanno combattendo al fronte hanno donato la Bandiera dell’Ucraina alla Comunità ucraina di Somma Vesuviana

Somma Vesuviana – I militari ucraini che stanno combattendo al fronte hanno donato la Bandiera dell’Ucraina scrivendo sopra i loro pensieri dal fronte, alla Comunità ucraina di Somma Vesuviana.  La Bandiera è stata esposta, dagli stessi ucraini, durante la fiaccolata terminata ieri sera  in Piazza Vittorio Emanuele III a Somma Vesuviana, dove si è svolta una toccante fiaccolata per la pace a cui hanno partecipato oltre i cittadini e i fedeli, anche il sindaco Salvatore Di Sarno e il parroco don Nicola De Sena.   “Tutti uniti nel fatto che siamo consapevolmente siamo figli di Dio, consapevolmente siamo tutti fratelli. Questa manifestazione lo vuole mostrare in piccolo ma il nostro piccolo grido di pace e di fratellanza potrebbe arrivare anche molto lontano perché con le piccole gocce si comincia a costruire l’Oceano di Pace e di Fratellanza” ha detto il sacerdote. La fiaccolata  ha visto la partecipazione di associazioni e parrocchie e degli stessi ucraini .

“I governanti del Mondo, purtroppo hanno deciso che si deve continuare a fare la guerra ed è per questo che a distanza di un anno ci siamo ritrovati, in Piazza Vittorio Emanuele III, a Somma Vesuviana, nuovamente per cantare la pace, ascoltare testimonianze dall’Ucraina e raccoglierci in una profonda riflessione. Qualcuno dovrebbe trovare il coraggio di dire basta! Somma Vesuviana ha aperto le porte delle proprie case, ha aperto a decine e decine e famiglie ucraine, anche le proprie scuole affinché stessero bene e non si sentissero soli in un periodo storico davvero difficile che ha portato loro il distacco dalla terra natale. Somma Vesuviana si è fatta trovare pronta ed ha accolto con grande amore”. Lo ha affermato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana nel napoletano, pochi minuti fa a margine della Fiaccolata per la Pace ad un anno dall’inizio della Guerra in Ucraina, svoltasi ieri sera in Piazza Vittorio Emanuele III.

Liliana Hrynyshyna proveniente dalle zone di guerra ha preso parola portando una testimonianza davvero dura. Altri ragazzi della Parrocchia di San  Michele Arcangelo – San Giorgio, hanno letto le numerose testimonianze scritte da cittadini ucraini che in questo momento sono in Ucraina. Testimonianze che si sono alternate a canti di pace. L’evento è terminato si è svolto nella serata di ieri. A Somma Vesuviana risiede una comunità ucraina numerosa, di circa 450 cittadini.

“Tutti siamo figli di Dio. La Chiesa cattolica è una Chiesa Universale e si chiama Cattolica perché è Universale – ha continuato  Don Nicola De Sena, Parroco della chiesa di San Michele Arcangelo – San Giorgio che ha voluto organizzare la fiaccolata –  e quindi noi abbracciamo nella nostra universalità non solo chi crede in Gesù come noi ma tutti coloro che sono uomini e donne di questa Terra. Questa fratellanza universale che ha ricordato anche il Papa nell’Enciclica “Fratelli tutti” ci spinge proprio a questo ed essere a favore della pace significa essere a favore di un’umanità che sa riconoscersi in fratelli e sorelle senza divisioni di ceto, razze, religioni, di sesso . Tutti uniti nel fatto che siamo consapevolmente siamo figli di Dio, consapevolmente siamo tutti fratelli. Questa manifestazione lo vuole mostrare in piccolo ma il nostro piccolo grido di pace e di fratellanza potrebbe arrivare anche molto lontano perché con le piccole gocce si comincia a costruire l’Oceano di Pace e di Fratellanza”.

I commenti sono chiusi, ma trackbacks e i pingback sono aperti.