Due vittorie consecutive e balzo in classifica. L’Herculaneum, battendo la Virtus Volla prima e lo Stasia poi, si ritrova a ridosso delle prime, un cambio di passo vigoroso che evidenzia le potenzialità di una squadra da non sottovalutare. Il girone è composta da squadre nobili e blasonate, ma i granata non hanno alcun timore reverenziale e, questi risultati, puntellano la fiducia e l’autostima. Mister Piero Ulivi è soddisfatto di questo sprint, sostenendo di non aver mai messo in dubbio le qualità dell’organico: “Ora stanno arrivando i risultati ma anche prima creavamo tanto con la pecca di non incidere nella fase di finalizzazione. Posso dire che era un disagio calcolato e prevedibile, da cui siamo venuti fuori alla grande. Prima c’erano tante componenti che influivano, dal caldo eccessivo alla sfortuna ma, personalmente, ero sempre tranquillo perché sapevo che, presto, sarebbero emerse le nostre vere qualità”.
Violare il “De Cicco” è stato un blitz importante anche per dare continuità ai risultati:
“Contro lo Stasia abbiamo dimostrato di avere grande carattere, non era facile portare a casa l’intera posta in inferiorità numerica per 70′, ciò significa che c’è anche una certa predisposizione al sacrificio. Ho sempre detto che saper stare in campo è più importante di qualsiasi altra cosa, nel calcio serve avere organizzazione e criterio più che la fantasia e la creatività di qualche singolo. Sono sicuro che daremo filo da torcere a tutti”.
Mister Ulivi ritiene di poter tenere testa a chiunque e, una squadra così, fin dove può alzare l’asticella delle proprie ambizioni?
“Dico sempre step by step. Con calma e senza pressioni, possiamo fare qualsiasi cosa. Ad ogni partita, ci tocca studiare a fondo l’avversario analizzandone i punti deboli. Sogno un campionato di vertice anche per ripagare i tanti sforzi della società, impeccabile sul piano dell’organizzazione ma che, a livello economico, non è dotata delle risorse di altri club che puntano al primato. Abbiamo deciso di avere in rosa prima degli uomini veri e poi dei calciatori. Il campionato, comunque, è lungo, le insidie sono tante, per esempio, pensavo che avremmo fatto un sol boccone della Puteolana e invece non è stato così. Ma, anche contro i flegrei, ci sono stati problemi sotto porta e non di natura tattica. É un girone molto livellato”.
Ecco, il girone! Regna equilibrio e competitività, si prevedono grandi sfide, tante emozioni e continui colpi di scena. Il pensiero del tecnico granata:
“Ritengo che siano quattro le squadre allestite per contendersi la leadership, credo che la Virtus Volla stia sullo stesso piano di Turris, Sessana e San Marco Trotti. La compagine vollese è organizzata, quadrata e ha un allenatore come De Michele che sa metterla bene in campo. Dirò di più, non è scontato che la Turris, a fine anno, si aggiudichi la testa della classifica, il fatto che continuino a chiudere operazioni di mercato, è sintomo di come temano la concorrenza delle altre antagoniste”.
L’Herculaneum sembra aver trovato la quadratura del cerchio, ma cos’è che più aggrada il suo allenatore e qual è l’aspetto ancora un po’ grezzo?
“Del gruppo a mia disposizione esalto soprattutto la compattezza, ribadisco un concetto: sono prima uomini e poi calciatori e, in campo, mostrano coesione e agonismo. Ciò che mi piace di meno è la mancanza di cattiveria sotto porta, creiamo tante palle gol ma pecchiamo di cinismo, questo richiede un lavoro specifico in settimana per rendere più prolifica la fase offensiva”.
Maurizio Longhi
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