Festival Internazionale della Musica Etnica alla XXV edizione: dal 26 settembre al 4 ottobre 2020.  25 anni di musica dei popoli ai piedi del Vesuvio

Ethnos, festival internazionale della musica etnica, ideato e diretto da Gigi Di Luca compie 25 anni e torna anche quest’anno, nonostante le difficoltà legate all’emergenza sanitaria, con un programma itinerante che coinvolge 5 comuni della provincia di Napoli. Dal 26 settembre al 4 ottobre 2020 per la XXV edizione si alterneranno in alcune tra le più prestigiose ville vesuviane musicisti e artisti internazionali provenienti da Francia, Bulgaria, Mongolia, Marocco, Turchia, Estonia, Germania, Svezia, Tunisia, Cuba e Venezuela. Tra i nomi più attesi e in esclusiva: Anouar Brahem, Aynur, Omar Sosa e Yilian Canizares.

Il festival Ethnos, programmato e finanziato dalla Regione Campania attraverso Scabec, è organizzato da La Bazzarra, con il patrocino della Città Metropolitana di Napoli, in partenariato con i comuni di San Giorgio a Cremano, Portici, Ercolano, Torre del Greco e Torre Annunziata, in collaborazione con la Fondazione per le Ville Vesuviane e il Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Partner culturale del festival è campania>artecard.

 

«25 anni di concerti, 25 anni di incontri e confronti musicali e culturali. 25 edizioni di un festival che ha aperto lo sguardo del territorio vesuviano e napoletano sul resto del mondo, accogliendo da ogni dove artisti noti e nuove realtà, che hanno lasciato un segno in generazioni di spettatori. Un seme, che noi coltiviamo sin dalla prima edizione, per una società più aperta e multiculturale dove le differenze sono una ricchezza da preservare» dichiara il direttore artistico Gigi Di Luca. «Il festival Ethnos ritorna dove è nato nel 1995, nel Miglio d’oro, una scelta simbolica e importante per ripartire con lo stesso entusiasmo di allora, per guardare avanti in un momento così difficile, in cui ogni sera che un artista va in scena si compie un piccolo miracolo».

Ad inaugurare l’edizione 2020 – che si terrà in piena sicurezza e nel rispetto della normativa anti Covid vigente – saranno i Violons Barbares in scena sabato 26 settembre a Torre del Greco. A Villa delle Ginestre, in quella che fu la dimora di Giacomo Leopardi, arriva il poderoso power trio che incarna alla perfezione lo spirito nomade della world music contemporanea, formato dal fenomenale violinista e cantante mongolo Dandarvaanchig Enkhjargal (virtuoso di morin khuur), da Dimitar Gougov, altro solista molto apprezzato, in questo caso alla gadulka (la lira bulgara) e dal percussionista francese Fabien Guyot.

Domenica 27 settembre il bosco della Reggia di Portici accoglie il blues gnawa di Bab’L Bluz, quartetto franco/marocchino che ha da poco pubblicato il debut album “Nayda” per la Real World Records, l’etichetta fondata da Peter Gabriel. A guidare il combo è Yousra Mansour, frontwoman che suona il guembri e canta, cosa assai rara nella musica gnawa.

 

Giovedì 1 ottobre Ethnos riprede a Villa Campolieto, a Ercolano, con il concerto della cantante e musicista curda Aynur. Vincitrice del Mediterranean Music Award nel 2017 e importante rappresentante del popolo curdo in Turchia, Aynur Doğan presenta in esclusiva il suo settimo e ultimo lavoro discografico, “Hedûr” (conforto), registrato e mixato fra Istanbul e Amsterdam.

Villa Parnaso a Torre Annunziata ospiterà, invece, il 2 ottobre l’esibizione della cantante e violinista estone, Maarja Nuut. Un’artista innovativa, alla costante ricerca di una personale fusione tra le tradizioni musicali del passato e le nuove tecnologie: dal vivo usa loop ed elettronica per creare un suono minimalista che incontra polke e Baltic folk.

 

Le due serate conclusive di questa XXV edizione si terranno entrambe a San Giorgio a Cremano. Si inizia sabato 3 a Villa Vannucchi con l’atteso concerto del compositore tunisino, Anouar Brahem in trio. Autore di colonne sonore per il cinema, direttore d’orchestra e virtuoso dell’oud, Brahem mescola nei sui progetti musica classica araba, motivi folk e jazz europeo. Per la ECM ha registrato più di 10 album, tra cui “Madar” (con Jan Garbarek e Shaukat Hussain), “Khomsa” (con Richard Galliano), “Thimar” (con Dave Holland e John Surman) e “Blue Maqams” (sempre con Holland, Jack DeJohnette e Django Bates). All’ombra del Vesuvio si esibirà in trio con il clarinettista tedesco Klaus Gesing e il bassista svedese Björn Meyer.

Domenica 4 ottobre il gran finale con due appuntamenti in cartellone. Alle 17 a Villa Bruno spazio a “Taranta Atelier”, workshop di danza a cura di Maristella Martella. Dalle 20.30 a Villa Vannucchi, invece, il live di Omar Sosa e Yilian Canizares, special guest Gustavo Ovalles. Il trio, partendo dai brani incisi per l’album “Aguas”, propone un mix coinvolgente e creativo delle radici afro-cubane di Sosa e Canizares, di musica classica occidentale, di jazz e world music, impreziosito dalle percussioni multicolori e multiformi del venezuelano Ovalles.

In cartellone anche le esibizioni dei vincitori di Ethnos Generazioni, contest rivolto ai giovani artisti under 35 che si è tenuto tra a giugno e settembre 2020. Per la sezione musica in scena Davide Ambrogio, per la danza Bollywood Dance Aishanti Company e per il teatro la Compagnia Fucina Zero.

Ethnos è una manifestazione artistico-culturale ideata per promuovere la conoscenza delle “culture e arti del mondo”. Nato nel 1995 con l’intento di recuperare le tradizioni popolari dell’area vesuviana, nel corso degli anni il festival ha allargato il suo raggio di azione, diventando uno dei maggiori appuntamenti dedicati alla world music in Italia.

La kermesse ha, inoltre, sviluppato progetti collaterali come Ethnos per le Scuole, il Premio Ethnos, e più di recente Ethnos Italia – dialoghi musicali per un contagio popolare – realizzato in streaming lo scorso aprile durante il lockdown.

Tra gli artisti che si sono esibiti al festival Ethnos nel corso di questi 25 anni: Miriam Makeba, Gilberto Gil, Mercedes Sosa, Rokia Traorè, Ryūichi Sakamoto, Khaled, Dulce Pontes, Buena Vista Social Club, The Cheftains, Bombino, Oumou Sangaré, Fatumata Diawara. Oltre a grandi nomi del panorama musicale italiano come Angelo Branduardi, Enzo Avitabile, Vinicio Capossela, Ivano Fossati, Teresa De Sio, Mauro Pagani, Eugenio Bennato, Elena Ledda, Moni Ovadia, Nuova Compagnia di Canto Popolare, solo per citarne alcuni.

 

Tutti gli eventi in programma alla XXV edizione del festival Ethnos sono ad ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili presentandosi, nel rispetto delle norme di sicurezza anti-Covid vigenti, al luogo del concerto 45 minuti prima dell’orario di inizio, con il modulo di registrazione scaricabile da questo link: https://bit.ly/3j3liu9.

 

 

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