Ercolano non ce la fa. E’ Pistoia la Capitale della Cultura Italiana per il 2017
Ercolano non ce l’ha fatta. Va a Pistoia lo scettro della Capitale della Cultura Italiana per il 2017. La decisione della giuria, diretta da Marco Cammelli, è stata presa ieri presso il Ministero dei Beni e delle attività culturali e comunicata dal ministro Dario Franceschini.
Niente da fare per la città degli Scavi, così come per le altre 7 finaliste (Aquileia, Como, Parma, Pisa, Spoleto, Taranto e Terni) in lotta per l’importante riconoscimento assegnato dal Mibact: “Riuscire a coinvolgere un’intera città intorno alla Cultura è già stata una enorme vittoria per noi. – ha detto Ciro Buonajuto, sindaco della città vesuviana – Il riconoscimento di Capitale Italiana della Cultura sarebbe stato un eccezionale trampolino, ma lo sviluppo culturale, sociale ed economico di Ercolano andrà avanti ugualmente e con ancora più determinazione. In questi mesi abbiamo raccolto tanto entusiasmo intorno alla Cultura. Sembrava una sfida impossibile, ma ora parte la nostra vera sfida: dobbiamo rimboccarci le maniche e creare un futuro a Ercolano che ruoti intorno al suo immenso patrimonio culturale. Saremo all’altezza della nostra Storia millenaria“.
Diverse le reazioni delle forze politiche di opposizione in consiglio comunale. Se Antonio Liberti parla di un importante risultato portato a casa nonostante la sconfitta; il grillino Gennaro Cozzolino parla invece di una vittoria sfumata a causa della politica:”Ercolano Capitale della dignità. – ha commentato il leader dell’opposizione Antonio Liberti – Non abbiamo vinto, ma confermiamo di essere tra le città più belle ed interessanti d’Italia. Le bellezze archeologiche, architettoniche, ambientali, religiose, il mercato di Pugliano, le tradizioni popolari sono una cosa concreta che rimangono a noi ed ai nostri figli nonostante il mancato riconoscimento. Ma portiamo a casa un risultato importante: oggi tanti, tutti, ercolanesi e non, sono ben consapevoli delle grandi potenzialità di questa terra e delle prospettive che si intravedono. Occorre che questa maggiore consapevolezza porti tutti a continuare sulla strada della valorizzazione dei nostri siti e di aumentare il nostro senso di comunità, perché il grande cuore e la passione che questa Città è capace di sprigionare nei momenti importanti non ha eguali. Siamo la città che ha duemila anni di storia da raccontare, forza, non ripieghiamoci su noi stessi, forza, a testa alta“.
“Conoscevamo la debolezza della proposta, – ha, invece, sottolineato il consigliere del MV5S Gennaro Cozzolino – ma abbiamo preferito tifare per Ercolano, sostenendo l’amministrazione, nonostante i dubbi sollevati a settembre.La sfida andava vinta, e noi non ci siamo tirati indietro, ora però tocca tornare alle cose concrete e finire di essere tifosi. La sconfitta è tutta politica e va detto (nessun giornale lo dirà). È politica perché si è data una veste politica sin da subito, nonostante i tentativi nostri di sottolineare criticità nel progetto (cercando di contribuire a migliorarlo) che sembrava strutturato per accontentare un pó tutti gli amici e senza basi economiche di investimenti reali (ci siamo informati in regione). È politica perché il sindaco e la sua corrente aveva puntato tutto su questo milione di euro. È politica perché la campagna elettorale del sindaco di questi mesi era incentrata su questo riconoscimento. La sconfitta è politica e di sicuro c’è chi lo sa e cercherà di negarlo. È finita la fase ascendente, attenti a non farsi male nella discesa“.
Dario Striano
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