EMERGENZA COVID-19 – SOMMA VESUVIANA CAPOFILA CON UN TEAM DI PSICOLOG IN CAMPO CONTRO I DISAGI
Somma Vesuviana – “Nasce “Psicologia – Emergenza Covid 19”, un team di psicologi, in piena pandemia segue famiglie, minori, anziani, giovani. Il tradizionale servizio di sostegno psicologico che avevamo da poco istituito, grazie ai fondi PON, in ben 6 Comuni con capofila Somma Vesuviana, lo abbiamo trasformato in rete di supporto psicologico riconvertendolo in sportello online con video – chiamate o colloqui telefonici. Non abbandoniamo nessuno. Un team di psicologi qualificati segue famiglie, anziani, bambini, ragazzi in questo momento davvero delicato. Ben tre psicologhe in 6 comuni del napoletano, selezionate con avviso pubblico titoli e colloqui, un team di alto profilo. Appena iniziata la pandemia lo abbiamo subito trasformato in team dedicato a questa emergenza che non è solo di natura sanitaria. Infatti le persone hanno messo in evidenza tutta la loro fragilità ed abbiamo subito riconvertito il servizio in piattaforma online di ascolto e di sostegno e vicinanza alle famiglie che erano in isolamento sanitario o avevano familiari malati di Covid. Nella prima fase è stato molto difficile trovare parole per una situazione nuova, non ordinaria. Ringrazio tutti i sindaci e gli assessori alle Politiche Sociali dei 6 Comuni aderenti all’ambito territoriale 22: Somma Vesuviana, Brusciano, Castello di Cisterna, Mariglianella, Marigliano, San Vitaliano. Vorrei sottolineare anche il grande lavoro delle psicologhe Gabriella Busiello su Somma Vesuviana e San Vitaliano, Lucia Pirozzi su Brusciano e Castello di Cisterna e Ica Masi su Mariglianella e Marigliano”. Lo ha annunciato Iolanda Marrazzo, dirigente dell’Ufficio Affari Sociali del Comune di Somma Vesuviana, nel napoletano e Coordinatrice dell’Ambito Territoriale 22.
Ora arriva il primo report su Somma Vesuviana, comune del napoletano.
Dai colloqui è emerso che il 25% ha disturbi di condotta alimentare. C’è ritorno alla famiglia.
“C’è uno stato di forte sofferenza. I cittadini possono usufruire di un supporto psicologico telefonico o tramite l’account dedicato Skype “Psicologia – Emergenza – Covid 19”. Dal 17 Marzo al 4 Maggio – ha dichiarato Gabriella Busiello, psicologa che ha curato il report su Somma Vesuviana – in 46 giorni, abbiamo effettuato solo a Somma Vesuviana ben 120 colloqui telefonici. Maggiore è stato il numero di adulti rispetto agli adolescenti di cui il 70% maschi. Ora stiamo viaggiando su una media molto più alta. Nella prima fase avevamo circa 2,5 colloqui giornalieri ora ne stiamo effettuando ben 4 al giorno. Il 50% avverte uno stress elevato con stato ansioso mentre nella restante parte il 25% ha disturbi della condotta alimentare, ma abbiamo anche senso di frustrazione, di colpa, per la paura del contagio, sintomi depressivi come tristezza legata alla chiusura, all’impossibilità di vedere i propri cari e dunque di coltivare gli affetti. I minori, i giovani e i bambini sono messi a dura prova perché noi esseri umani ci nutriamo di relazione. Molti di loro hanno sintomi depressivi come la tristezza e attacchi di ansia, però in loro c’è un aspetto molto importante e positivo perché abbiamo notato un forte senso della famiglia. Dunque in questo periodo di pandemia c’è un ritorno all’atmosfera familiare”.
Usare meno la messaggistica di testo e stimolare i bambini alle videochiamate o all’uso tradizionale del telefono. “Riscoperto però il clima familiare. Ora bisogna puntare a stimolare la creatività dei bambini costretti a non vedere gli amici. Dobbiamo abituare la nostra mente a trovare una risorsa positiva anche nelle catastrofi. La resilienza è quella che va trovata in questo momento. Ad esempio dovremmo abituare i bambini ad usare il telefono – ha proseguito Gabriella Busiello – per sentire la voce dell’amico, dei nonni o ancora sarebbe meglio anche una video – chiamata per far sentire la vicinanza all’altro, al compagno di classe, ai nonni. Dovremmo usare molto meno la messaggistica istantanea come quella che avviene tramite watsapp o social. Dunque video per vedere l’altro, ascoltare l’altro. Poi molto affetto per i nonni garantendo la presenza mediante video – chiamata perché gli anziani hanno bisogno di vicinanza”. “Pensiamo agli anziani, alle famiglie, ai bambini – ha dichiarato Sergio D’Avino, Assessore alle Politiche Sociali di Somma Vesuviana, capofila del progetto – e non si tratta di primeggiare perché l’importante è fare. La politica è servizio ed allora abbiamo pensato di attivarci in tempi rapidi al fine di essere in mezzo ai cittadini, con i cittadini. Ricevere una telefonata, un qualcuno che possa chiedere: “Come stai?” è sempre importante ma oggi lo è ancora di più. Non vogliamo e non lasceremo nessuno da solo. Come Assessore ho puntato molto su servizi di assistenza alle famiglie, in particolare agli anziani e minori”.
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