ELEZIONI REGIONALI CAMPANIA 2020 – L’accusa di Stefano Caldoro: “Con De Luca 15 liste, ognuna ha un padrino”

“Ogni lista di De Luca ha un padrino, si parte dalla Regione che ha dato i soldi, che compra candidati e compra i voti, mette questi candidati con liste sconosciute, che si vedono per la prima volta in Italia e in Europa. Chi conosce queste liste? Tranne il Pd e Italia Viva, per il resto non si capisce nulla, sono nati per interessi dei candidati, delle poltrone e dei trasformisti”. Così Stefano Caldoro, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Campania, a margine della presentazione IERI della lista “Udc – Caldoro Presidente”. “Noi abbiamo un’etica e una morale in politica – aggiunge l’ex governatore – e diciamo con chiarezza ai cittadini che siamo quei movimenti politici di centrodestra: i tre grandi partiti del centrodestra, l’Adc e l’Udc, che rappresenta la parte socialista e riformista. Poi abbiamo aggiunto una lista alla quale tenevo particolarmente alla coalizione, che è quella del Sud e della macroregione”.

Per la partenza della scuola in Campania Caldoro aggiunge: “nessuno ha fatto niente, né il Governo con Azzolina, che è in piena confusione, né la Regione che doveva sostituirsi mentre De Luca è stato il gemello della Azzolina”.

“Siamo al caos, la Campania è l’unica regione che ancora non ha deciso quando riaprire le scuole, non perché si stia preparando ma perché non è pronta. Facciamo ricadere tutti i problemi sulle famiglie che non sanno come organizzare la loro vita, creiamo un danno ai ragazzi, non diamo sicurezza agli insegnanti né strumenti e risorse adeguate. Si potevano prevedere prima i problemi, organizzare, requisire sedi, creare una previsione di flessibilità tra entrate e uscite, organizzare immediatamente i test e i tamponi e i controlli nelle scuole”.

Caldoro sottolinea anche la bassa percentuale di docenti che ha fatto il test: “Non si può chiedere volontariato, dovevi organizzarli insieme ai docenti. Perché non abbiamo chiesto agli insegnanti, al mondo della scuola, che insieme alle famiglie sa fare delle proposte? Il nostro presidente della Regione si chiude nel bunker salernitano, con le sue dieci mascherine, non incontra nessuno, non vuole sapere niente se non comprare i voti, mentre le cose non vanno bene negli ospedali, nella scuola e nei trasporti”.
 

 

 

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