Commozione e dolore a Napoli per la morte, a causa di una serie di patologie di cui soffriva, di ‘Simba’, il bimbo di 3 anni accolto nella comunità ‘La Casa di Matteo’

 

Commozione e dolore a Napoli per la morte, a causa di una serie di patologie di cui soffriva, di ‘Simba’, il bimbo di 3 anni accolto nella comunità ‘La Casa di Matteo’ dove ha praticamente vissuto fin dalla nascita.

Il piccolo era nato in una baracca da una madre con problemi di droga ed era stato salvato grazie all’intervento di un assistente sociale. Era stato soprannominato come il personaggio del film ‘Il Re Leone’ della Disney per la sua straordinaria voglia di vivere, nonostante i tanti problemi di salute che lo avevano afflitto: insomma, un bimbo guerriero.

Proprio grazie alla sua vicenda, è stato salvato ed adottato il fratellino. La Casa di Matteo assiste bambini abbandonati o figli di genitori che non hanno possibilità di seguirne la crescita.

“Simba – dice l’assessore comunale di Napoli, Luca Trapanese – è morto sereno ed amato nella casa che lo ha accolto dalla nascita. E’ morto tra le braccia di Marco (promotore della Casa di Matteo, ndr) che lo ha voluto accompagnare in questo momento importante. Siamo fortunati che ci sia una realtà simile e delle persone che la portano avanti con amore e dedizione e non come un semplice lavoro”.

“Non avremmo mai voluto dirvelo: – dicono dalla Casa di Matteo – il nostro piccolo #Simba non ce l’ha fatta. Vi chiediamo scusa per non essere riusciti a trovare parole meno dirette e crude, ma a questo dolore non ci si abitua mai e la sofferenza è sempre più atroce. È successo tutto improvvisamente, come altre volte.

Ma questa volta non ce l’abbiamo fatta. Noi, noi e lui, insieme. Non vogliamo farci domande, non sapremmo trovare risposte adeguate. Ringraziamo chiunque lo abbia amato, da vicino, da lontano. Siamo sicuri che anche il piccolo Re della Foresta vi abbia voluto bene”.

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