Col virus tornano liberi i boss di mafia, camorra e ndragngheta. Fa richiesta di domicliari anche il super boss della Nco Raffaele Cutolo

Covid-19 libera tutti. Dopo le rivolte in Italia le scarcerazioni a seguito del rischio contagio da coronavirus sono state infatti numerose e tra queste ci sono anche quelle di esponenti della criminalità organizzata. Le notizie dei detenuti finiti in queste settimane agli arresti domiciliari inquietano se riassunte in un elenco. Si va da Antonio De Luca, del clan Rea-Veneruso di Casalnuovo, a Santo Rocco Filippone, imputato nel processo ‘Ndrangheta stragista, fino a Salvatore Perrella, festeggiato con fuochi d’artificio al Rione Traiano. Dal carcere di Sulmona va poi ai domiciliari anche Vito Carmelo Foti e Paolo Zuppardo, presunto boss di Avola che minacciò il giornalista Paolo Borrometi.

Seguendo l’elenco anche il super boss della Nco (Nuova Camorra Organizzata) Raffaele Cutolo, tramite i suoi legali ha chiesto di essere scarcerato, di fare ritorno a casa. Chiede di ottenere il beneficio degli arresti domiciliari, di lasciare il regime di carcere duro, di chiudersi alle spalle la cella dove ha trascorso un pezzo di vita. Dopo 42 anni di detenzione ininterrotta, Raffaele Cutolo si rivolge allo Stato, alla luce della pandemia, ma anche sulla scorta delle proprie condizioni di salute.

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