Aiutarono Frosina: sotto torchio ex assessore ed ex consigliere comunali.

portici comuneAiutarono Frosina: sotto torchio ex assessore ed ex consigliere comunali. L’ex rappresentante del PCI porticese, Ciro Nocerino, e l’ex responsabile al Patrimonio della Giunta Cuomo, Pietro Iodici, sono idagati per il reato di concussione.
Nella giornata di ieri, il gip Russo ha disposto l’imputazione coatta al pm Graziella Arlomede che, entro dieci giorni, dovrà formulare la richiesta di rinvio a giudizio per i due ex politici del comune della Reggia.

I fatti risalgono al 2010 e fanno riferimento all’indagine che vede coinvolto anche l’ex Assessore all’Urbanistica, Rosario Frosina, accusato di aver abusato del suo ruolo politico, minacciando una società nella gestione di un locale, sito nel Porto del Granatello.
L’ex responsabile, durante il mandato Cuomo-bis, ai Lavori pubblici, insieme a Iodici e Nocerino, avrebbe, infatti, avvicinato 2 giovani imprenditori, per accordarsi riguardo la gestione di un locale sul lungomare porticese.
L’accordo avrebbe previsto l’utilizzo di una piattaforma da Maggio a Settembre per un prezzo oscillante intorno ai 200 mila euro. Sorti, però, problemi relativi alla consegna e all’pertura dell’esercizio, il Frosina avrebbe cominciato a fare pressioni ai danni dei due giovani imprenditori, difesi dagli avvocati Giusepe Ferrara e Michele Iannone.

Pressioni riconducibili al ruolo politico dell’imputato che avrebbe, difatti, minacciato più volte la ditta di utilizzare gli uffici pubblici comunali nell’eseguire una serie di controlli al locale.
Pretese economiche e minacce sarebbero poi state accompagnate dal vincolo di inserire il figlio dello stesso Frosina nelle quote societarie, e dall’imposizione di rivolgersi a determinate ditte nell’affidamento di alcuni lavori. Tra queste, l’Eredi Nocerino S.r.l., sarebbe riconducibile – secondo l’accusa – a Nocerino e Iodice, e tramite di Frosina nelle pressioni ai titolari della piattaforma.

Frosina, lo scorso 6 Maggio, ha chiesto al giudice di essere ascoltato per chiarire meglio la sua posizione. Sarà il gup il 22 Maggio a decidere o per il rinvio a giudizio, o per il non luogo a proecedere. In attesa, il Comune, rappresentato dall’avv. Maurizio Lo Iacono, si è costituito parte civile.
Diversa la situazione per il procedimento che riguarda gli altri due ex politici, da quando il PM Arlomede, dopo l’indagine iniziale, ha richiesto al GIP l’archiviazione del caso. Dopo l’opposizione alla richiesta del pubblico ministero effettuata dalla parte offesa, rappresentata dal legale Michele Iannone, il gip, chiamato a decidere per l’archiviazione o per la richiesta di nuove indagini o ancora per l’imputazione coatta, nella giornata di ieri, ritenendo credibile la ricostruzione logica dei fatti, ha sciolto la riserva, obbligando il pm ad emettere richiesta di rinvio a giudizio.
Nuovi guai, dunque, al Comune di Portici.

Rosario Frosina risulta anche indagato in un’inchiesta che vede coinvolti 23 tra impreditori, politici e dipendenti comunali per associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta. L’accusa è di aver truccato, e di essersi poi aggiudicati, gare di evidenza pubblica per un totale di 22 milioni di euro.
Dario Striano

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