Ai Giardini di Villa Giulia il Gran Galá degli chef napoletani

I Giardini di Villa Giulia di Sant’Anastasia hanno ospitato il Gran Galá dell’Associazione Provinciale Cuochi Napoletani presieduta da Giuseppe Sorrentino, nel corso del quale è stato assegnato il Premio Monzù. Carmine Leonessa ha accolto ed ospitato gli chef insieme all’assessore regionale Felice Casucci (Turismo), all’assessore al Turismo del Comune di Sant’Anastasia Veria Giordano e al vicepresidente nazionale di Confesercenti, Vincenzo Schiavo.

Il premio «Monzù», prestigioso riconoscimento riportato in auge dal presidente dell’associazione provinciale cuochi Napoli Giuseppe Sorrentino nel corso del suo mandato, è andato allo chef Giuseppe Nuzzo, maestro degli aspiranti cuochi dell’alberghiero «Petronio» di Pozzuoli e già chef di prestigiosi ristoranti a Napoli e provincia come, in passato, allo Yachting Club di Porto Cervo, in Sardegna. Il premio, pensato per chi si sia distinto per capacità e attività dando lustro alla categoria, è stato assegnato nel corso del gran galà dell’Apcn tenutosi lunedì sera a Sant’Anastasia a «I Giardini di Villa Giulia» nella struttura di Carmine Leonessa, noto imprenditore del food che gestisce anche il ristorante «Donna Giulia».

A salutare gli chef napoletani sono arrivati anche l’assessore al turismo regionale Felice Casucci, l’assessore al turismo di Sant’Anastasia, Veria Giordano, e Vincenzo Schiavo, vicepresidente nazionale di Confesercenti. Per la prima volta dunque, il galà che precede il rinnovo delle cariche dell’associazione e la proclamazione del nuovo presidente che avverrà il 2 febbraio, fa tappa a Sant’Anastasia, ospite nella location di Villa Giulia di fronte al Santuario di Madonna dell’Arco, meta di pellegrinaggi da ogni luogo della Campania ed oltre.

E se il primo premio è andato a Nuzzo, il secondo e il terzo «posto» del Monzù se lo sono aggiudicati rispettivamente gli chef Ciro Cerqua del ristorante «Oro Bianco» di Giugliano e Salvatore Lauro dell’Hotel Conte di Ischia. Per il parterre presente all’evento una cena d’eccezione, dall’aperitivo di benvenuto curato dagli chef resident dei Giardini di Villa Giulia Enzo Grassi e Mauro Della Marca con finger food gourmet, tartare di carne, crudités e fritti di baccalà in pastella con bufala, all’antipasto preparato dal Culinary Napoli Team già pronto per i prossimi campionati di cucina italiana previsti per febbraio a Rimini. L’anno scorso il team si è aggiudicato l’argento ma stavolta gli chef puntano alla vittoria per poter accedere alle olimpiadi di cucina in programma a Stoccarda nel 2024. Ebbene l’antipasto, un ossobuco di gambero in pane al pomodoro, maionese di lime, calamaretto dal cuore di scarola e dressing di lattuga è un’esplosione di colori e sapori.

Il primo piatto, a cura del dipartimento solidarietà ed emergenza della Federazione Italiana Cuochi, che tanto si è speso in periodo di pandemia guidato dallo chef Ludovico D’Urso: mezzo pacchero rigato rigorosamente del brand Leonessa, matriciana di seppie con pomodorino giallo, stracciata di bufala e passatina di broccolo napoletano. Anche il secondo, un medaglione di salmone e ombrina in salsa guacamole e misticanza, è stato realizzato ad opera dei campioni del Culinary Napoli team, mentre la torta chantilly amarena e gocce di cioccolato, una soffice nuvola, dal comparto «Lady Chef» dell’Apcn, coronamento di una raffinata esperienza di gusto con sinfonie di sapori possibili grazie al rispetto delle materie prime.

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