A Portici, sequestrati gli atti della piscina comunale, la Corte dei Conti: danno erariale

PORTICI – L’affaire “Granatello” (quello che vede indagati pezzi da novanta dell’ex giunta di Enzo Cuomo) qui non c’entra. L’andirivieni delle macchine della guardia di finanza e l’acquisizione di diversi fascicoli riguardano le concessioni per la piscina comunale. Le fiamme gialle, su disposizione del sostituto procuratore generale, Ferruccio Capalbo, – scrive Maurizio Capozio su Il Mattino – hanno prelevato al municipio gli atti e la corrispondenza intercorsa tra l’Amministrazione comunale e la società «Aquilsport srl» di Sant’Antimo, amministrata dall’architetto Aniello Cesaro. Sotto la lente di ingrandimento della magistratura contabile ci sarebbe una ipotesi di danno erariale legata all’inadempimento degli obblighi assunti dalla concessionaria verso l’Istituto per il Credito Sportivo. Ma la guardia di finanza ha acquisito anche tutti gli atti relativi ai pagamenti dei canoni di concessone, fermi oggi al dicembre 2015 mentre non risultano versati nelle casse comunale quelli per il 2016 ed il primo semestre 2017. Negli atti trasmessi al pm Capalbo si cerca di capire di chi siano eventuali responsabilità per le irregolarità emerse nei pagamenti e che avrebbero dovuto indurre l’Amministrazione ad attivare meccanismi di recupero o, comunque, previsti dal contratto di concessione. Nessun commento sulla vicenda da parte della Aquilsport, che nel dicembre scorso aveva chiarito, dopo le diffide del Credito Sportivo, di aver trovato un’intesa volta a rientrare del debito anche attraverso una rinegoziazione del mutuo. Il Comune, da parte sua, aveva imposto come condizione per avviare qualunque forma di trattativa il pagamento dei canoni arretrati.

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