A Ponticelli entro il 2023 sarà realizzato l’impianto di compostaggio, al via bando

 

E’ tutto pronto, anzi esecutivo. Entro l’anno 2023 a Napoli Est (quartiere Ponticelli) sarà realizzato un impianto per il trattamento di circa 30 mila tonnellate all’anno di rifiuti organici derivanti dalla raccolta differenziata, che accanto agli usuali trattamenti aerobici utilizzi il processo e la tecnologia della digestione anaerobica, con la produzione di circa 4 milioni di metri cubi all’anno di biogas da immettere nella rete nazionale.

Avrà queste caratteristiche il nuovo impianto di compostaggio nel quartiere Ponticelli di Napoli. La presentazione del bando alla presenza del sindaco Gaetano Manfredi e del presidente della Regione Vincenzo De Luca, arriva dopo un iter complesso, che ha coinvolto oltre 30 enti, chiamati a esprimersi sul progetto, finanziato con 31 milioni a valere sui fondi Fsc 2014-202, erogati dalla Regione Campania.

Il Comune ha costituito una centrale di committenza con Asia, l’azienda di igiene urbana di Napoli che ha pubblicato la gara per l’affidamento congiunto della progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori per la costruzione dell’impianto. Entrerà in funzione all’inizio del 2024 e sorgerà in un’area limitrofa al depuratore di Napoli Est, su una superficie di circa 72 mila metri quadrati.

Saranno utilizzate moderne tecnologie per il contenimento degli odori, rispettando i valori consentiti dal decreto di autorizzazione ambientale. “La realizzazione di questo impianto – sottolinea il Governatore Vincenzo  De Luca – porta a una svolta amministrativa storica che merita pieno apprezzamento. Si volta pagina dopo decenni di emergenza sui rifiuti e si lavora in maniera strutturale sui punti di crisi.

Per De Luca la costruzione di questo impianto può avere anche un “valore straordinario nella trattativa con l’Ue per chiudere definitivamente la sanzione sui rifiuti, di cui abbiamo già tagliato i primi due terzi con gli impianti di Caivano e Giugliano”. Manfredi sottolinea che si sta lavorando per “rendere progressivamente la città e l’area metropolitana autonome dal punto di vista dell’impiantistica. Questo impianto – aggiunge – ha il vantaggio di ridurre l’impatto ambientale del ciclo dei rifiuti. Oggi prendiamo migliaia di tonnellate di umido e le portiamo a Padova. I cittadini pagano una tariffa alta per un servizio scadente, perché’ paghiamo in maniera abnorme lo smaltimento. E’ una cosa assurda”. Per il sindaco, si tratta quindi di un “salto di qualità per chiudere il ciclo dell’impiantistica”, con dei benefici che ricadranno poi sui cittadini. L’impianto di Ponticelli sarà “ad alta tecnologia – conclude – la più evoluta nella biodigestione, con impatto zero dal punto di vista ambientale. In un momento in cui si parla tanto di energia, ha il vantaggio di produrre biometano, che sarà inserito nella rete e che consentirà un grande risparmio dal punto di vista economico, che poi ribalteremo sulla bolletta”.

 

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