A Pomigliano d’Arco la politica si fa a mezzo affissione: accuse e smentite finiscono in tribunale

Pomigliano d’Arco – Nomi, cognomi e presunte relazioni tra assetti politici e il nuovo Puc della città delle fabbriche. Pomigliano d’Arco si sveglia tappezzata di manifesti sui quali indaga la procura, in quanto uno dei protagonisti della vita politica locale ha sporto denuncia. Questi i fatti:

Nei giorni scorsi sulle mura della città a firma dell’associazione 1799 che si ispira ai valori riformisti e socialisti, facente riferimento all’ex sindaco ed ex senatore Raffaele Russo, sono apparsi manifesti con nomi e cognomi dei protagonisti della vita politica locale e per ognuno ha delineato un interesse (presunto) in relazione all’approvazione del puc, vanto dell’azione di governo dell’attuale maggioranza. “I favori del Puc ai consiglieri comunali” il titolo del manifesto, al quale è seguito uno a firma dell’amministrazione comunale che assolve gli “accusati” chiarendo i valori di trasparenza ed equidistanza che hanno mosso lo strumento urbanistico pomiglianese.

“Menzogna e cialtroneria” – la replica affidata a una nota stampa da Antonio Toscano, tra gli accusati nel manifesto e consigliere comunale – Nel manifesto si fa riferimento alla particella di un comparto urbanistico – spiega Antonio Toscano, della civica Idea Pomigliano – che era già contenuto nel precedente piano regolatore e il cui proprietario ha con me un grado di affinità, e non di parentela, che mi avrebbe potuto consentire di rimanere in consiglio comunale votando. E invece al momento del voto mi sono allontanato dall’aula per l’etica e la correttezza che mi hanno sempre contraddistinto umanamente e politicamente. Gli autori del manifesto strumentalizzano con azioni menzognere neppure degne della loro trascorsa e ormai oscura esperienza politica sul territorio”.

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