A Ercolano la maggioranza vota un centro di raccolta rifiuti, l’opposizione non ci sta. Sabbarese e Europa Verde organizzano una petizione per il rilancio di San Vito

Ercolano – Spone River del Vesuvio. A San Vito, zona periferica ma importante per storia e tradizioni di Ercolano mancano un sacco di cose. A porre l’accento su quello che potrebbe diventare la località famosa per le colture di uva e di pomodorini del piennolo, ma anche (purtroppo) per la munnezza connection è ilche ha fatto partire un petizione contro il centro di raccolta rifiuti proprio nella zona simbolo dell’agricoltura ercolanese. “A San Vito non ci sono nemmeno le scuole e l’illuminazione, quella fatta bene.   Non esiste un parco pubblico, tantomeno una area di sgambo per cani”. Ha detto Sabbarese.  “San Vito non è collegata al resto della città. Mobilità è una parolina che non è stata ancora sdoganata e quindi chi vorrebbe scendere al centro di Ercolano senza utilizzare l’auto non può. In compenso l’amministrazione dice di volerla riqualificare. Va bene, dico. Ci crediamo. Allora 12 mesi fa presentiamo una mozione e chiedo al Consiglio di votare la riconversione dell’ex cementificio in un Parco Pubblico e una area di sgambo per cani. C’è un po’ di pressione da parte della gente, la pressione buona, quella che dovrebbe esserci sempre in una città come la nostra. Gli amministratori sentono il fiato sul collo e votano favorevole alla nostra proposta.  Ma il problema è solo rimandato con l’aggravante che quelli che 12 mesi fa votarono per una idea nobile sono gli stessi che hanno votato il Centro di Raccolta rifiuti. In mezzo a questa storia c’è una menzogna. L’amministrazione o mentiva 12 mesi fa o lo fa ora. Nel frattempo porta I provvedimenti in Consiglio senza nessun confronto preliminare. In conferenza di Capigruppo chiedo di ritirare l’atto per discuterne e per trovare una possibile soluzione, mi rispondono che c’è un termine perentorio (non è vero) e non possono farlo. Nel frattempo votano in consiglio un atto politicamente invotabile che la città vomita ancora prima che arrivasse in consiglio comunale. Un atto che prevede un ACCORDO Di PROGRAMMA per sanare addirittura gli abusi che ci sono a Via Focone n 4. E le case a San Vito soggette ad istanza di Condono? Non pensate che questo sia un messaggio pessimo che state dando alla città? Gli edifici abusivi e l’area è stata confiscata alla mafia. A pochi metri c’è una fabbrica di fuochi.

C’è anche la famigerata stazione Cook (sopra nella foto). A pochi metri ci sono amici che hanno piccole aziende agricole.  Coltivano pomodorini del piennolo perlopiù e vini paesani buonissimi”. Sabbarese non ci sta. Vorrebbe che da San Vito partisse il rilancio della ruralità locale, un altro tipo di turismo diverso da quello degli Scavi e dal mare ma altrettanto importante. Magari anche a Ercolano si parlasse di turismo esperienziale. “Ci vado ogni tanto. Mi piace passeggiare. Mi piacciono gli odori. E poi sono curioso e trovo magico, antico, ma incredibilmente moderno il fatto che gli uomini lavorando la terra possano sostenersi e sostenere. Queste zone magnifiche sono circondate da discariche abusive, alcune delle quali interessate da ordinanze di bonifica perché all’interno sono stati ritrovati rifiuti pericolosi e di ogni genere. Attenzione siamo nel Parco nazionale del Vesuvio. In un posto diverso staremmo a parlare di niente” è un fiume in piena l’ex alleato del sindaco Bonajuto, oggi tra gli scranni dell’opposizione.

“Sembra più una barzelletta da raccontare il fatto che una amministrazione all’interno di una area protetta voglia portare rifiuti anziché creare strutture e servizi per il turismo. Invece in barba a tutta questa analisi l’amministrazione decide semplicemente di fare un centro raccolta rifiuti. In consiglio hanno difeso con il coltello tra i denti e l’arroganza dei numeri, invece tra la gente non ci sono andati. Stanotte hanno fatto la scerbatura a Via Marsiglia e Via Focone, l’altro ieri una pista ciclabile che parte dal nulla e finisce nel nulla, tutto l’arrivo dell’arcivescovo Battaglia.

petizione

Mi dicono che hanno ritinteggiato la segnaletica sull’asfalto, ovviamente dove passerà l’arcivescovo.  Che grande presa per i fondelli. Abbiamo presentato la petizione contro questo scempio. Questa battaglia non la vinceremo in Consiglio Comunale perché la sostanza con cui abbiamo a che fare è più o meno chiara (facendo le dovute differenze). Questa battaglia, invece, la vinciamo lavorando insieme, spalla a spalla, e senza numeri.  Non è solo la battaglia per evitare di portare un centro di raccolta rifiuti ma è soprattutto la battaglia contro l’arroganza del potere che non si mette mai in discussione.  San Vito ha già pagato tantissimo, non può continuare a pagare per scelte scellerate e non può essere più rappresentata da gente che si gira dall’altra parte e non ascolta ciò che tutti stanno provando a dire in questi giorni. Inizieremo a raccogliere le firme, parte la petizione voluta da Ercolano in Azione e Europa Verde : un gesto simbolico che ad ognuno di noi costa pochissimo ma che ha un valore immenso per la città.  È il momento delle bonifiche, di riconvertire le aree abbandonate in aree per i cittadini, di riprendere la tradizione agraria con la Banca della Terra, di riqualificare per davvero e non solo con slogan e parole. È arrivato il momento di unire tutte quelle energie che non vogliono la città prigioniera di logiche amministrative incomprensibili o di una politica su misura che non soddisfa le esigenze di una città intera, che dovrebbe essere tra le più efficienti d’italia ed invece è indietro di parecchi anni”.

 

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