Vincenzino il bimbo ustionato a Portici continua a migliorare, in settimana l’intervento per la ricostruzione della pelle

il sindaco di Portici Enzo Cuomo

Portici – “Vincenzo non è più intubato, è sveglio, mangia e diverse terapie gli sono state sospese”. La buona notizia di Pasqua è un aggiornamento sulle condizioni di salute del neonato di Portici che, nelle scorse settimane, ha subito ustioni su tutto il corpo. Una vicenda che si è conclusa, in questa prima fase, con l’arresto del padre – che si trova in carcere, e il fermo della madre nel reparto di psichiatria dell’ospedale del Mare di Napoli. A fornire gli aggiornamenti sullo stato di salute del bambino è il sindaco di Portici, Enzo Cuomo, tutti i giorni e più volte al giorno in contatto coi sanitari del nosocomio napoletano per monitorare la salute di VincenzinoQuesta settimana inizierà un iter importante quanto delicato per il neonato: la ricostruzione della pelle bruciata dalle ustioni e parzialmente rimossa con un intervento chirurgico. Il piccolo Vincenzo continua a migliorare ed il primario del reparto di Neonatologia del Santobono, il dottor Antonino De Toro, ci informa costantemente sulle sue condizioni – ha scritto il sindaco Cuomo in un post sui social – appena giunto in ospedale è stato sottoposto ad un delicato intervento di chirurgia per la rimozione dei tessuti morti e per lui c’è la prospettiva di un lungo e delicato iter per la ricostruzione dei tessuti danneggiati con l’innesto di cute. L’equipe medica ha verificato le condizioni della cute danneggiata dalle ustioni, il dottor De Toro mi ha spiegato che le prossime settimane saranno molto importanti per l’innesto cutaneo a cui sarà sottoposto”. Intanto proseguono le indagini della Procura di Napoli per accertare le cause che hanno portato alle ustioni. Gli inquirenti hanno già confermato “condotte di allarmante gravità” da parte di entrambi i genitori. E durante gli interrogatori le versioni dei due non combaciavano. La mamma ha risposto alle domande dei giudici ma, a causa dei suoi problemi psichici, era addirittura convinta che il figlio stesse bene. Il padre, invece, ha fornito una versione totalmente differente. Ha detto al pm di essere stato cacciato di casa dalla madre del bambino. L’unica certezza riguarda quando indicato dal giudice per le indagini preliminari nell’ordinanza di custodia cautelare dei genitori del neonato: a causare quelle ustioni potrebbero essere stati «”erri roventi o candeggina”.

 

 

 

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