(VIDEO) Portici verso il voto. Movimento Cittadino Per Portici presenta uno sportello anti-violenza sul territorio: “Solo un piccolo uomo usa la violenza per sentirsi grande”

“Solo un piccolo uomo usa la violenza per sentirsi grande”. Presentata, venerdì 14 aprile, nella sede del Movimento Cittadino per Portici, sita in Palazzo Capuano, l’apertura di uno sportello anti-violenza sul territorio porticese.

A fare gli onori di casa il candidato al consiglio comunale Domenico Imparato che ha così presentato al pubblico la responsabile del progetto “Non è colpa mia“, la giovanissima candidata al consiglio comunale Emanuela Donnici: “Quando ho incontrato per la prima volta Manuela, sono rimasto sbalordito. – ha detto Imparato – E’ difficile trovare persone che a 18 anni abbiano questa passione e voglia di fare. Spero che Manuela possa coinvolgere quanti più giovani possibili. Perchè credo che a poter cambiare questa città siano proprio i giovani, accompagnati da una guida più esperta e valida come quella in cui noi ci siamo riconosciuti: il candidato sindaco Salvatore Iacomino“.

Emanuela Donnici ha poi illustrato le motivazioni che l’hanno spinta all’apertura dello sportello che, avvalendosi del contributo di professionalità importanti, non si occuperà soltanto dei maltrattamenti nei confronti delle donne, ma di ogni caso di violenza: “Realizzare questo progetto – ha detto Emanuela – per me è stato un grande passo perchè mi capita spesso, nella vita di tutti i giorni, di incontrare queste donne all’apparenza come tutte, ma in realtà molto più sole. E questa solitudine, molto spesso, può portare a gravissime conseguenze: loro, infatti, non credono più di poter cambiare la loro vita e la realtà e il mondo che vivono quotidianamente. Ed è una cosa molto grave, così come parlare nel 2017 ancora di violenza sulle donne. Non dovrebbe esistere una cosa del genere. Per portare avanti questo progetto non sarò da sola, ma sarò affiancata da una psicologa, un avvocato e una criminologa. A breve comunicheremo orario e data di apertura dello sportello. Non si può pensare di amministrare una città senza conoscere le problematiche dei più deboli“.

Soddisfatto dell’iniziativa l’ex sindaco di Portici Leopoldo Spedaliere: “Sono molto colpito che una ragazza così giovane abbia un’attenzione così vera su questa problematica così dannatamente attuale. – ha detto l’avvocato Leopoldo Spedaliere – Le donne sono, soprattutto nella nostra società emancipata, ancora di più soggette alla violenza e ad uno stato di subordinazione diverso rispetto a quello di una volta. Oggi c’è disadattamento psicologico che porta alla violenza. La frenesia al sesso e il senso di possesso, derivante da una incertezza sociale e professionale da parte dell’uomo, che portano a sfogare tutte le frustrazioni e i turbamenti negativi verso chi è “più debole”. Le ragioni sono diverse, ma c’è un dato di fatto vero: la violenza non è neppure quella che ci appare. Quante violenze si consumano nelle case di cui non si ha traccia o non si parla? Purtroppo ve ne sono tantissimi di questi casi! Avere un posto in cui una donna possa andare per avere un consiglio, un supporto, un momento di sfogo è estremamente importante. Io spero che Emanuela abbia la forza di poterla portare avanti proprio in questa sala che è stata la sede in cui noi, una volta, abbiamo pensato di cambiare il mondo“.

A chiudere l’evento il candidato sindaco Salvatore Iacomino che ha sottolineato il fermento e l’entusiasmo messo in campo dal Movimento Cittadino per Portici in vista delle prossime elezioni amministrative: “Noi dobbiamo essere lo Stato che sta al servizio dei giovani, delle donne, dei più anziani, dei più deboli. – ha concluso l’aspirante primo cittadino – Tant’è che ho detto che se dovessi diventare sindaco io non metterò piedi a Via Campitelli, ma sarò in città per ascoltare le problematiche del territorio. Problematiche come questa di cui si parla stasera”.

Dario Striano

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