Vestiti destinati alla Caritas venduti sulle bancarelle a Napoli: 6 a giudizio

 

Tutti rinviati a giudizio. Sarà un processo a stabilire se ci sia stata una truffa ai danni della Caritas per i vestiti nuovi e usati raccolti dall’associazione e destinati ai poveri ma poi finiti in vendita nelle bancarelle di Napoli. Il Gup del Tribunale di Cagliari, Roberto Cau, ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio del pm della Direzione distrettuale Antimafia, Guido Pani, nei confronti del referente dei servizi di approvvigionamento e logistica della Caritas A. N. 57 anni di Cagliari, dei titolari della Eurofrip di Guarino a Casoria, G. C. e la moglie R. C. di 45 e 42 anni, entrambi residenti in Sardegna, e dell’imprenditore G. A., 65 anni, originario di Catanzaro, titolare della Sarda recupero tessili con sede a Monastir (Cagliari). A loro la Procura contesta, a vario titolo, l’accusa di traffico illegale di rifiuti e il concorso in truffa ai danni della Caritas. Per un filone marginale, con un’ipotesi di corruzione di 250 euro legata alla fornitura di magliette per il calcetto, sono finiti sotto indagine anche L. T. ex assessore ai Lavori pubblici del Comune di Decimomannu (Cagliari) e C.M. dipendente della stessa amministrazione: anche per loro è stato disposto il rinvio a giudizio.

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